Debito pubblico: Bruxelles invita l’Italia a tenerlo sotto controllo

La Commissione europea ha pubblicato, il 22 febbraio 2017, sul proprio sito istituzionale, un Rapporto che ha per oggetto il debito pubblico italiano.

Il Documento mette in evidenza 2 problemi: il livello ancora alto di crediti bancari in sofferenza, che accennano a calare solo dal 2016, e le divergenze tra le Regioni sulla regolazione della cosiddetta “economia collaborativa”, il cui sviluppo è considerato cruciale dalla Commissione per promuovere la crescita della competitività.

Come evidenziato dal Mef in una propria Nota, nella Relazione sul debito pubblico la Commissione riconosce la presenza di fattori che giustificano l’andamento attuale del rapporto debito/Pil, che si è stabilizzato ma non ha ancora invertito la tendenza degli ultimi anni. La Commissione ritiene infatti che alcune spese siano da attribuire a cause di forza maggiore, in particolare il terremoto e il flusso di migranti. Di conseguenza, segnala che per rispettare la regola del debito occorre un aggiustamento del saldo strutturale pari allo 0,2% del Pil.

La Commissione si aspetta dall’Italia che le misure di aggiustamento siano adottate in tempo utile per tenerne conto nelle proprie previsioni economiche di primavera (attese in maggio) e qualora questo non avvenisse è molto probabile l’avvio di una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese.