Edilizia scolastica: determinati gli importi da escludere dal saldo del Patto di stabilità di Province e Città metropolitane

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, ha reso disponibile sul proprio Portale istituzionale lo scorso 19 agosto, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che fissa la misura in cui gli Enti di area vasta beneficeranno dell’esclusione dal Patto di stabilità prevista dall’art. 1, comma 467, della Legge n. 190/14 (“Legge di stabilità 2015”) per le spese sostenute per interventi di edilizia scolastica.

Ricordiamo che il citato comma 467 dell’ultima manovra finanziaria ha previsto un tetto massimo di Euro 50 milioni a questo scopo per gli anni 2015 e 2016.

Nell’Allegato “A” del Dpcm. sono riportati, per ciascuna Provincia e Città metropolitana beneficiaria, gli importi degli spazi finanziari concessi per beneficiare dell’esclusione. Le cifre chiaramente variano in maniera significativa a seconda delle dimensioni dell’Ente, spaziando dai Euro 60.000 concessi alla Provincia sarda di Ogliastra agli oltre Euro 3,3 milioni destinati alla Capitale.

Le spese per interventi di edilizia scolastica da escludere dal saldo finanziario valido ai fini della verifica del rispetto del Patto di stabilità interno 2015 trovano evidenza nella voce “S16” del Modello “Monit/15”, disponibile sul sito web della Ragioneria generale dello Stato all’indirizzo http://pattostabilitainterno.tesoro.it/Patto/.

L’art. 1, commi 3 e 4, stabiliscono gli Enti beneficiari – a seguito di eventuale specifica richiesta – debbano inviare in formato elettronico la documentazione relativa ai progetti affinché la Presidenza del Consiglio dei Ministri possa svolgere i propri controlli. Inoltre alla stessa Presidenza, le Province e le Città metropolitane coinvolte dovranno inviare periodicamente degli aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei lavori.