“Trasparenza”: sospeso l’obbligo di pubblicare gli emolumenti a carico della finanza pubblica percepiti dai Dirigenti

In attesa che si pronunci la Consulta per dirimere finalmente e definitivamente la questione, l’obbligo di pubblicazione degli emolumenti complessivi a carico della finanza pubblica percepiti dai Dirigenti è sospeso.

A stabilirlo, con il Comunicato del Presidente datato 7 marzo 2018 e pubblicato il 15 marzo 2018 sul proprio sito istituzionale, è stata l’Autorità nazionale Anticorruzione.

Quest’ultima Nota, che va in controtendenza rispetto al precedente Comunicato Anac 17 maggio 2017, prende le mosse dalla recente Sentenza 5 gennaio 2018 del Tar Lazio, Sezione I-quater, n. 84/2018. I Giudici amministrativi sono stati chiamati ad esprimersi in merito al ricorso proposto dal Garante per la protezione dei dati personali, per la corretta interpretazione dell’Ordinanza cautelare dello stesso Tar 2 marzo 2017, n. 1030, con la quale sono stati sospesi gli atti del Garante volti a dare attuazione agli obblighi di trasparenza relativi ai dati reddituali e patrimoniali nonché ai compensi e agli importi di viaggio di servizio dei Dirigenti.

Lo scorso settembre, lo stesso Tar aveva rimesso d’ufficio alla Corte Costituzionale – con Ordinanza n. 9828/2017 – la questione di legittimità del comma 1-ter dell’art. 14 del Dlgs. n. 33/13, in quanto “l’oggetto della pubblicazione prevista dall’ultimo periodo dal predetto comma costituisce un dato aggregato che contiene quello di cui al comma 1, lett. c) dello stesso articolo e può anzi corrispondere del tutto a quest’ultimo, laddove il Dirigente non percepisca altro emolumento se non quello corrispondente alla retribuzione per l’incarico assegnato”.

In ragione di tutto ciò, il Consiglio dell’Autorità guidata da Raffaele Cantone – riunitosi il 1° marzo 2018 – ha deciso di sgombrare il campo dalle incertezze, sospendendo l’applicazione della norma citata finché la questione di legittimità costituzionale non sarà stata definita. Ciò anche allo scopo di prevenire possibili contenziosi e disparità di trattamento fra Dirigenti appartenenti ad Amministrazioni diverse.