La tanto discussa applicazione per il tracciamento dei contatti con persone contagiate per monitorare la pandemia “Covid-19”, cd. “App Immuni”, è attiva su tutto il territorio nazionale dal 15 giugno 2020.
Disponibile negli store digitali dal 1° giugno 2020, l’applicazione per il tracciamento dei contatti con persone contagiate dal “Covid-19” è stata scaricata finora da 2,2 milioni di persone. Dopo la sperimentazione, partita l’8 giugno in Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia, ora l’abilitazione avverrà anche nelle restanti Regioni italiane.
La “App Immuni” funziona su smartphone Android e iOS (iPhone) con sistemi operativi aggiornati e l’uso è stato esteso ad alcuni dispositivi che erano rimasti fuori, come Huawei che ha rilasciato la sua versione per il contact tracing. Una volta scaricata, l’app richiede una serie di passaggi per acquisire le informazioni di base sull’utente: dall’età (la minima consentita è 14 anni) al consenso per la privacy, quindi l’abilitazione delle notifiche per poter ricevere l’alert e la Provincia di appartenenza.
I telefoni fanno un match dei codici in automatico e viene inviata la notifica agli utenti con i quali il caso positivo sia stato a stretto contatto. Per essere registrato l’incontro deve durare almeno 5 minuti e fino a un massimo di 30 minuti (a meno di 2 metri). I dati raccolti sono conservati per 14 giorni sui singoli dispositivi e non su un server centrale.
Nel ribadire l’avvio dell’App esteso in tutto il Paese, il Premier Giuseppe Conte, rivolgendosi direttamente ai cittadini, nel corso della Conferenza-stampa post Consiglio dei Ministri dell’11 giugno 2020, ha dichiarato: “La potete scaricare con sicurezza, serenità e tranquillità, perché tutela la privacy, ha una disciplina molto rigorosa, non invade gli spazi privati”.
L’efficacia del monitoraggio dipenderà soprattutto dal bacino di utenza. In proposito Domenico Arcuri, Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica “Covid-19”, ha dichiarato che “dal 15 giugno ci sarà una massiccia campagna di comunicazione. Voglio ribadire che [la app] è anonima e resterà tale fino alla fine del suo uso e che è una componente fondamentale nella strategia del contenimento della pandemia nel proprio Paese. Abbiamo voluto e dovuto ottemperare alle esigenze di privacy e abbiamo impiegato il minimo del tempo”.