Sono ancora vigenti le procedure semplificate per l’affidamento dei lavori di importo inferiore alla soglia comunitaria, introdotte dall’art. 9 del Dl. n. 133/2014 (c.d. “Decreto Sblocca Italia”).
A precisarlo – rispondendo così a un quesito posto dal Responsabile della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, Mauro Grassi, e dal Coordinatore della Struttura di missione per l’edilizia scolastica, Laura Galimberti (facenti entrambe capo a Palazzo Chigi) – è stata l’Autorità nazionale Anticorruzione con la Nota 19 settembre 2016.
In particolare, il quesito era volto a capire se l’entrata in vigore del nuovo “Codice dei Contratti”, di cui al Dlgs. n. 50/2016, avesse prodotto delle modifiche alle disposizioni in questione che prevedono appunto meccanismi di semplificazione amministrativa e accelerazione per gli affidamenti dei lavori di importo compreso fino alla soglia comunitaria, per interventi di estrema urgenza in materia di vincolo idrogeologico, normativa antisismica e messa in sicurezza degli edifici scolastici.
L’Anac – dopo aver ricordato alcune specificità delle procedure in questione (ivi compreso il fatto che le stesse sono sottoposte ad attente verifiche da parte dell’Autorità stessa) – ha confermato che la disciplina citata “risulta ancora vigente e coniuga, alle esigenze di celerità, i principi cardine della normativa sui contratti pubblici prevedendo comunque, nonostante il carattere di estrema urgenza, i principi cardine della normativa sui contratti pubblici, una forma semplificata di procedura competitiva”.