by Redazione | 18/10/2016 10:11
Città metropolitane come grandi motori di sviluppo nel mondo globalizzato ma anche importanza fondamentale dei piccoli Comuni che costituiscono un patrimonio da salvaguardare. Sono alcuni dei punti toccati dal lungo intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della XXXIII Assemblea dell’Anci, tenutasi a Bari nei giorni scorsi.
Il Capo di Stato ha posto l’accento sulla necessità di verificare e mettere rapidamente a regime le nuove funzioni delle Città metropolitane disegnate con la “Legge Delrio” edi porre a tema la loro progettualità in modo da attivare gli investimenti necessari, indirizzandoli verso traguardi strategici.
D’altro canto però, come anticipato, Mattarella si è speso molto nell’evidenziare l’importanza fondamentale di mettere in campo strategie che consentano di rivitalizzare quelle migliaia di piccoli Comuni che costituiscono la spina dorsale del Paese e un patrimonio inestimabile a livello ambientale, produttivo e culturale.
“Tremila Comuni – ha detto il Presidente –sono sostanzialmente disabitati. Molti altri lo sono scarsamente. Territori non più presidiati. Aree non più coltivate o comunque non utilizzate, destinate a diventare da risorsa un problema. La legge sui piccoli Comuni appena approvata alla Camera raccoglie l’esigenza di affrontare il problema del ‘disagio insediativo’.Lo Stato appare in ritirata da questi territori dove non si produce più ricchezza e, dunque, la gente non può più vivere.Sono questioni non superabili con misure di mero riordino amministrativo.Si tratta di una grande questione nazionale di cui occorre prendere maggiore coscienza per attivare conseguenti politiche domestiche ed europee.Il nostro Paese non sarebbe più se stesso senza questi beni.Non si può consentire che le aree interne vengano impoverite da una continua caduta demografica, da carenza di servizi, da abbandono di terreni ed edifici.La strategia per le aree interne va ripresa con intensità, integrata con un piano di manutenzione e di tutela dal rischio idrogeologico. Così come dal rischio sismico, di cui tutti oggi segnalano il valore prioritario”.
Mattarella non ha dimenticato di puntare il faro anche sull’importanza di valorizzare le risorse del Sud Italia e in particolare della Puglia, Regione che ha ospitato l’assise nazionale Anci e sulle cui ferrovie, solo 3 mesi fa, si riversava il sangue dei pendolari in viaggio sulla tratta Andria-Corato.“E’ stata una tragedia inaccettabile– ha detto il Capo di Stato –dobbiamo assicurare, con immediatezza, che non possa mai più ripetersi nulla di simile”.
Quanto alla Manovra finanziaria attualmente in discussione, pur non volendo addentrarsi nel merito delle disposizioni, il Presidente ha dichiarato di condividere con i Sindaci italiani “l’impegno e l’auspicio che si giunga presto a un quadro di certezze finanziarie e a una semplificazione amministrativa e contabile, in modo che tanti Comuni riescano finalmente a uscire da una condizione di permanente precarietà e programmare con maggiore serenità le loro scelte al servizio dei cittadini”.
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