Nell’Ordinanza n. 14851 dell’11 agosto 2017 della Corte di Cassazione, i Giudici di legittimità si esprimono sulla legittimità degli atti di accertamento dell’Agenzia delle Entrate. Nello specifico, la Suprema Corte afferma che gli accertamenti d’ufficio devono essere sottoscritti a pena di nullità dal Capo dell’Ufficio o da altro Funzionario delegato di carriera direttiva e, cioè, da un Funzionario di Area III di cui al contratto del Comparto Agenzie fiscali per il quadriennio 2002-2005, di cui non è richiesta la qualifica dirigenziale.
Di conseguenza, nessun effetto sulla validità di tali atti può conseguire dalla declaratoria d’incostituzionalità dell’art. 8, comma 24, del Dl. n. 16/12, convertito nella Legge n. 44/12.