Con un Comunicato-stampa diffuso sul proprio sito, l’Anci ha fatto il quadro di quanto emerso nel corso del Coordinamento dei Sindaci delle Città metropolitane, riunitosi il 28 gennaio 2015 a Roma nella sede dell’Associazione in via dei Prefetti.
Quattro le necessità emerse nel corso del dibattito avviato nella Capitale dai Sindaci delle Città metropolitane:
- rivedere e differenziare il taglio per un miliardo tra Città metropolitane e Province di secondo grado;
- fare chiarezza su funzioni e risorse che saranno delegate dalle Regioni alle Città;
- definire nel più breve tempo possibile il percorso di riallocazione del personale eccedente previsto dalla “Legge Delrio” (50% in meno per le Province e 30% in meno per le Città metropolitane);
- risolvere la questione legata alle sanzioni per gli Enti che hanno sforato il Patto di stabilità.
“Sul taglio da un miliardo – ha detto il Coordinatore delle Città metropolitane e Sindaco di Firenze, Dario Nardella, nel corso della riunione del Coordinamento – non è prevista una differenziazione tra Città metropolitane e Province. Come Anci abbiamo proposto una rimodulazione che riteniamo debba andare verso un 20% a carico delle Città metropolitane e il restante 80% sulle Province e questo per un motivo molto semplice: la Delrio prevede da un lato un’espansione delle funzioni per le Città, dall’altro una contrazione delle stesse per le Province. E’ chiaro che a maggiori funzioni debbano corrispondere più risorse e quindi anche minori tagli”.
Per quanto riguarda il personale, la richiesta è che si proceda al più presto ad effettuare una mappatura che consenta di riallocare il personale eccedente.
Sulle sanzioni per sforamento del Patto, invece, di azzerare le sanzioni delle Province poiché queste aggraverebbero situazione di bilanci già fortemente in difficoltà.