Anci chiede che si completi presto il quadro regolatorio all’interno del quale si inserisce il nuovo “Codice degli Appalti”, con l’emanazione dei Decreti e delle Linee guida relative alla sua corretta applicazione. L’occasione per manifestare questa esigenza al Parlamento, è offerta dall’Audizione Anci presso le Commissioni riunite Ambiente della Camera dei Deputati e Lavori Pubblici del Senato della Repubblica, tenutasi il 20 settembre 2016.
“La difficoltà maggiore dei Comuni, in questa prima fase di avvio del nuovo Codice, – ha detto l’Assessore, Gabriele Rabaiotti, Assessore ai Lavori pubblici della Giunta comunale di Milano, in rappresentanza dell’Anci nazionale – è legata alla mancanza di una puntuale definizione su aspetti innovativi fondamentali e decisivi (quali la qualificazione delle stazioni appaltanti e l’individuazione dei livelli di progettazione), che rischiano di rallentare quel condiviso obiettivo di semplificazione e accelerazione dei processi relativi agli appalti pubblici”.
L’Assessore ha messo l’accento sulla necessitò di monitorare costantemente questa prima fase per garantire l’attuazione efficace di una riforma che deve mettere al centro del processo innovativo il ruolo dei Comuni e delle Città metropolitane, protagonisti “primi” nell’acquisto di lavori e servizi pubblici sul territorio, e quindi principali attori della ripresa degli investimenti nel Paese.
Nel declinare le principali criticità riscontrate in questa fase di partenza – quali, ad esempio, l’obbligo del progetto esecutivo anche per le manutenzioni ordinarie ovvero le incertezze interpretative legate ai requisiti professionali richiesti per il Rup, e rinviando al documento predisposto da Anci in merito, aperto anche a proposte di soluzioni – l’Assessore della Giunta Sala ha ribadito come “i Comuni e l’Anci non hanno mai assunto posizioni strumentali sul tema, in quanto sono proprio gli Amministratori che – in caso di ritardi nell’apertura di una Scuola o nella manutenzione di una strada – devono risponderne di fronte alla comunità locale”.