Contabilità semplificata per i Comuni sotto i 5.000 abitanti: il Decreto con le Linee-guida per elaborare la “situazione patrimoniale 2019”

È stato pubblicato in G.U. n. 283 del 3 dicembre 2019 il Decreto 11 novembre 2019, esaminato dalla Commissione Arconet e concernente le modalità semplificate di elaborazione della situazione patrimoniale al 31 dicembre 2019 degli Enti Locali che rinviano l’avvio della tenuta della contabilità economico-patrimoniale.

Il Decreto in questione, emanato in attuazione dell’art. 15-quater, comma 1, del Dl. n. 34/2019, mira ad agevolare gli Enti destinatari della presente disposizione ad elaborare la “situazione patrimoniale per l’esercizio 2019”, utile ed indispensabile a consentire l’apertura della situazione patrimoniale al 1° gennaio 2020, anno in cui sarà obbligatorio, salvo ulteriore slittamento dei termini e/o disposizioni di esclusione, adottare la contabilità economico-patrimoniale anche per gli Enti con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.

La semplificazione individuata consiste nel fatto che gli Enti che hanno rinviato l’adozione della contabilità economico-patrimoniale per l’esercizio 2018 dovranno allegare al rendiconto 2019 una situazione patrimoniale elaborata seguendo le modalità previste nel Decreto, utilizzando gli schemi disposti per l’attivo e il passivo patrimoniale di cui all’Allegato n. 10, utilizzando:

  • l’inventario aggiornato alla data del 31 dicembre 2019, che consente di determinare il valore delle voci della situazione patrimoniale, secondo le modalità individuate al Paragrafo 2 del Decreto;
  • il rendiconto 2019, utile alla determinazione del valore delle voci della situazione patrimoniale, secondo le modalità individuate al Paragrafo 3 del Decreto;
  • l’ultimo conto del patrimonio approvato, ai fini della determinazione del valore delle voci della situazione patrimoniale, secondo le modalità individuate al Paragrafo 4 del Decreto;
  • i dati extra-contabili, ai fini della determinazione del valore delle voci della situazione patrimoniale, secondo le modalità individuate al Paragrafo 5 del Decreto, e per alcune voci delle disponibilità liquide.

Per agevolare l’elaborazione di tale situazione patrimoniale, la Commissione preposta ha predisposto il file denominato “situazione patrimoniale 2019”, disponibile al download sul sito internet della Ragioneria generale dello Stato, che consente in maniera semi-automatica di aggregare le voci del Piano patrimoniale e di raccordarle alle voci dello Stato patrimoniale 2019.

In sintesi, gli Enti possono predisporre la propria “situazione patrimoniale 2019” inserendo, nei fogli elettronici di tale file, le informazioni riguardanti le attività e le passività patrimoniali dell’Ente secondo le modalità individuate ai paragrafi del Decreto.

Riteniamo opportuno precisare che le voci della situazione patrimoniale richiamate sono identificate con i codici previsti nell’Allegato n. 10 al Dlgs. n. 118/2011 e che, solo per l’esercizio 2019, possono essere valorizzate con importo pari a zero le voci sotto riportate:

Stato patrimoniale attivo

A) Crediti vs. lo Stato ed altre Amministrazioni pubbliche per la partecipazione al “Fondo di dotazione”;

C).I Rimanenze;

C).II.1.a Crediti da tributi destinati al finanziamento della Sanità;

D).I Ratei attivi;

D).2 Risconti attivi

Stato patrimoniale passivo

A).II.b Riserve da capitale

A).III Risultato economico dell’esercizio;

D).3 Acconti;

E).I Ratei passivi;

E).II.1 Contributi agli investimenti

E).II.2 Concessioni pluriennali

E).II.3 Risconti passivi

Conti d’ordine.

Inoltre, sempre al fine di semplificare l’elaborazione della “situazione patrimoniale al 31 dicembre 2019”, non è obbligatoria la compilazione, rispettivamente, della colonna “Anno -1” riguardante l’anno 2018, l’indicazione degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo per le immobilizzazioni finanziarie, i crediti e i debiti, l’indicazione degli importi relativi a beni indisponibili per le immobilizzazioni materiali.