“Covid-19”: gli aiuti agli Enti Locali in epoca di pandemia
by Redazione | 25/01/2021 17:25
Anche se è un fronte meno noto, la crisi provocata
dalla pandemia ha colpito duramente anche gli Enti Locali che hanno visto
lievitare le spese per interventi a sostegno della Comunità subendo al contempo
una riduzione considerevole alle proprie entrate dovuta al taglio delle tasse
deciso dal Governo a sostegno delle imprese. Per questo il Governo ha varato
una serie di misure per mantenere “in salute” gli Enti Locali, permettendo loro
di continuare a erogare servizi alla cittadinanza. Interventi che, davanti a
una crisi economica senza precedenti e a un aumento notevole della
disoccupazione, si sono resi più che mai necessari.
Già con il “Cura Italia” Governo e
Parlamento avevano rinviato le scadenze fiscali e deciso lo stop ai
procedimenti amministrativi pendenti, ma provvedimenti specifici e fondi
strutturali dedicati a Comuni, Province e Regioni, sono stati adottati anche
nei decreti varati in seguito. Con il “Decreto Ristori” (19 maggio 2020)
sono arrivati cospicue iniezioni di liquidità per i Comuni. La parte del leone
è rappresentata dai Euro 12 miliardi di pagamenti dei
debiti di Enti Locali e Regioni, sia nel settore sanitario che negli altri
comparti. Durante l’iter di conversione in legge del “Decreto Rilancio”, il Parlamento ha
mantenuto integra la struttura degli interventi per le amministrazioni del territorio,
aggiungendo però sia ulteriori fondi sia nuove misure. Ecco quelle principali:
Fondi ai Comuni per compensarli del taglio delle
tasse locali: Euro 76,55 milioni per ristorare i
Comuni a fronte del minor gettito legato all’Imu (importo aumentato alla Camera
e confermato dal Senato); 100 milioni per le minori entrate legate alla mancata
riscossione dell’imposta di soggiorno o del contributo di sbarco; Euro 127
milioni per compensare i Comuni dalle minori entrate connesse all’esonero dal
pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico da parte delle imprese
di pubblico esercizio.
- Fondo da Euro 3,5 miliardi per assicurare le
funzioni fondamentali degli Enti Locali.
- Fondo da Euro 1,5 miliardi per assicurare le
attività delle Regioni.
- Fondi ai Comuni più colpiti dall’epidemia: nella legge
di conversione, il Parlamento ha confermato lo stanziamento di Euro
200 milioni per quei Comuni che sono stati più penalizzati dall’emergenza
sanitaria (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza).
- Fondi ai Comuni per i centri estivi.
- Procedure più semplici per rinegoziare i mutui.
- Più tempo ai Comuni per iniziare i lavori.
- Più tempo per i bilanci.
- Fondi ai Comuni in dissesto finanziario.
- Comuni montani e distribuzione del gas naturale.
Tra gli altri interventi previsti dal Decreto,
figura poi il reintegro del “Fondo di solidarietà comunale” a seguito
dell’emergenza, con un’iniezione di Euro
400 milioni e una norma che garantisce l’anticipo del finanziamento sanitario
corrente e di pagamento dei debiti degli enti sanitari.
Dopo il “Decreto Rilancio”, è arrivato il “Decreto
Agosto” (14 agosto 2020). La maggior parte delle misure non fanno altro che
ampliare le dotazioni di interventi già previsti nel Dl. “Rilancio”, ma
spunta anche qualche nuova misura come quella per la messa in sicurezza di
ponti e viadotti.
Il “Decreto Agosto” aumenta la dotazione del
Fondo da Euro 3,5 miliardi previsto dal dl Rilancio per sostenere la
realizzazione delle funzioni fondamentali in capo agli Enti Locali. Più nello
specifico il Fondo viene incrementato di Euro
1.470 milioni per l’anno 2020.
Il Decreto prevede anche l’avvio dal 2021 di un
programma pluriennale per potenziare gli investimenti per la messa in sicurezza
di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento
delle barriere architettoniche, nonché per gli interventi di efficientamento
energetico e sviluppo territoriale sostenibile. Il programma è volto, pertanto,
a stabilizzare i contributi a favore dei Comuni per queste tipologie di
interventi.
- Euro 160 milioni per l’anno 2021.
- Euro 168 milioni per ciascuno degli
anni 2022 e 2023.
- Euro 172 milioni per l’anno 2024.
- Euro 140 milioni per ciascuno degli
anni dal 2025 al 2030.
- Euro 132 milioni per ciascuno degli
anni dal 2031 al 2033.
- Euro 160 milioni a decorrere dall’anno
2034.
Inoltre, sempre dal 2021, nello stato di previsione
del Ministero dell’Ambiente, viene istituito un Fondo per migliorare la qualità
dell’aria, soprattutto nella Pianura Padana. Parliamo di Euro
1.038 milioni in totale, che saranno erogati dal 2021 al 2035.
Infine, un corposo pacchetto di norme è stato
destinato alle aree terremotate che hanno subito eventi sismici negli ultimi
anni:
- Proroga, fino al 31 dicembre 2021, dello stato di
emergenza per il sisma del 2016 e 2017 nelle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e
Umbria e gestione straordinaria dell’emergenza;
- Incremento del Fondo per le emergenze nazionali di
300 milioni per l’anno 2021;
- Stabilizzazione del personale assunto a tempo
determinato dalle Regioni e dagli Enti Locali del sisma del 2009 in Abruzzo e
del sisma 2016-2017 in Centro Italia;
- Compensazione fino a un massimo di Euro
15 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021 a favore dei Comuni colpiti dal
sisma del Centro Italia 2016-2017, per sopperire ai maggiori costi della
gestione dei rifiuti e alle minori entrate della Tari;
- Estensione delle agevolazioni fiscali, previste per
la Zona franca urbana istituita nei Comuni colpiti dal sisma del Centro Italia
2016-2017, anche a imprese e professionisti che intraprendono una nuova
iniziativa economica entro il 31 dicembre 2021;
- Proroga, fino al 31 dicembre 2021, dello stato di
emergenza del terremoto avvenuto in Sicilia nella provincia di Catania nel
2018;
- Proroga fino al 31 dicembre 2021, della dotazione
di risorse umane a tempo determinato, nel limite massimo di 25 unità, assegnata
a ciascuno degli Uffici speciali per la ricostruzione e dei contratti a tempo
determinato dei medesimi Uffici;
- Estensione delle agevolazioni, anche di natura
tariffaria, previste fino al 31 dicembre 2020, a tutte le utenze situate nei Comuni
colpiti dal sisma del Centro Italia del 2016-2017 e dal sisma di Ischia del
2017; proroga, inoltre, tali agevolazioni oltre il 31 dicembre 2020, per le
utenze degli immobili dichiarati inagibili;
- Proroga della Convenzione con Fintecna, al fine di
assicurare alle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, il supporto
necessario unicamente per le attività tecnico-ingegneristiche nei territori
colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012;
- Impignorabilità delle risorse dedicate alla
ricostruzione delle aree colpite dal sisma 20-29 maggio 2012;
- Proroga al 2022 della sospensione del pagamento
delle rate dei mutui concessi agli Enti Locali dalla Cassa DD.PP. per il sisma
del 20 e 29 maggio 2012.
Il 23 novembre 2020 viene pubblicato in Gazzetta
Ufficiale il Decreto “Ristori ter”, che stabilisce l’esenzione della
seconda rata Imu e un nuovo “Fondo di solidarietà alimentare”: 400
milioni per consentire ai Comuni di adottare misure urgenti di “solidarietà alimentare”.
A fine anno è arrivata poi la “Legge di Bilancio
2021”: una Manovra importante che stanzia risorse per Euro 40 miliardi
complessivi. Sul fronte dei fondi per le amministrazioni pubbliche, la
Finanziaria da un lato mira a rilanciare gli investimenti pubblici e dall’altro
ad assicurare il funzionamento di Regioni e Comuni chiamati a fornire servizi
ai cittadini. Di seguito, le misure per gli investimenti pubblici e per Regioni
e Enti Locali:
- Fondo per la perequazione infrastrutturale da Euro 4,6
miliardi;
- Fondo per la riqualificazione delle aree dismesse:
nel campo degli investimenti, va senza dubbio annoverato anche il Fondo per la
rigenerazione e la riqualificazione di aree dismesse, infrastrutture e beni
immobili in disuso appartenenti alle Amministrazioni Pubbliche, che dal 2021 al
2023 potrà contare su una dotazione di Euro
255 milioni;
- Edilizia giudiziaria, sanitaria e scolastica: in
tale contesto la Manovra 2021 incrementa di Euro 2 miliardi lo stanziamento per
l’esecuzione di un programma pluriennale di interventi in materia di
ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio
sanitario pubblico. In materia di edilizia scolastica, invece, i commi 809-810
prevedono che le risorse della Legge di Bilancio 2020 possano essere usate
anche per interventi di messa in sicurezza, nuova costruzione e cablaggio
interno degli edifici scolastici. Infine il comma 155 stanzia Euro 90 milioni
dal 2021 al 2026 per l’ampliamento e l’ammodernamento degli spazi e delle
attrezzature destinate al lavoro dei detenuti, nonché per il cablaggio e la
digitalizzazione degli istituti penitenziari;
- Nuove modalità di finanziamento di Province e Città
metropolitane: in particolare, si prevede l’istituzione di due fondi unici nei
quali fare confluire i contributi e i fondi di parte corrente di tali enti, da
ripartire tenendo progressivamente conto della differenza tra i fabbisogni
standard e le capacità fiscali, con finalità di perequazione delle risorse;
- Fondo a sostegno dei Comuni in deficit
strutturale: incrementato di Euro 100 milioni
per il 2021 e 50 milioni per il 2022 il Fondo istituito dal “Decreto Agosto”
per favorire il risanamento finanziario dei Comuni che presentano un deficit
strutturale, derivante non da “patologie organizzative”, bensì dalle
caratteristiche socio economiche della collettività e del territorio;
- “Fondo di solidarietà comunale” per gli
asili nido (340 milioni).
- “Fondo per l’esercizio delle funzioni degli Enti
Locali”: incrementato di Euro 500 milioni,
di cui Euro 450 milioni in favore dei Comuni e Euro 50 milioni in favore delle
Città metropolitane e delle Province, il fondo previsto dal Dl. “Rilancio”
in relazione alla perdita di entrate locali connesse all’emergenza Covid;
- Fondo di sostegno ai Comuni marginali: Euro
30 milioni per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023;
- Risorse a Comuni e Regioni per il Tpl: su questo
fronte la nuova “Legge di Bilancio” prevede l’istituzione di un Fondo
con una dotazione di Euro 150 milioni per l’anno 2021 per
consentire l’erogazione dei servizi di trasporto scolastico nei Comuni in
conformità alle misure di contenimento della diffusione del Covid; di un ulteriore Fondo di Euro
200 milioni (questa volta per le Regioni) sempre per consentire l’erogazione di
servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale. È stato anche deciso che il
Fondo per il rinnovo dei mezzi del trasporto pubblico locale (il c.d. Fondo
mezzi) potrà essere usato, nei limiti del 15% della dotazione, anche per la
riconversione a gas naturale dei mezzi a gasolio “Euro 4” e “Euro 5”;
- Fondo funzioni Regioni;
- Città portuali croceristiche e Comuni con emergenza
migranti: Euro 5 milioni per ristorare le Città portuali che hanno subito
perdite economiche a seguito del calo del turismo crocieristico derivante dall’epidemia
di “Covid-19” e altri 5 milioni in favore
dei Comuni di confine con altri Paesi europei e dei Comuni costieri interessati
dalla gestione dei flussi migratori;
- Piccolissimi Comuni e scuole al Sud: introdotti
durante i passaggi parlamentari, un Fondo per i piccoli Comuni con meno di 500
abitanti, con una dotazione di Euro 3 milioni per
ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, e uno da Euro
40 milioni per la costruzione di scuole innovative nei piccoli Comuni delle
aree interne delle Regioni meridionali;
- Ulteriori risorse per Comuni in dissesto: i
parlamentari hanno infine deciso di incrementare per il 2021 il Fondo in favore
dei Comuni in stato di dissesto finanziario, destinando 10 milioni in più a
determinati Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa e 5 milioni alla realizzazione
di interventi di manutenzione straordinaria di beni immobili da assegnare alla
Polizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri.
C’è dunque una profonda consapevolezza nel Governo e nel Parlamento, inclusa la Commissione Lavori Pubblici, che ho l’onore di presiedere, dei problemi che la pandemia ha generato a tutti i livelli, anche negli Enti Locali. È evidente che le risorse non sono mai sufficienti, soprattutto in una crisi devastante che ha minato alle fondamenta il nostro sistema sanitario e socioeconomico. È per questo che i fondi per gli interventi sono destinati a essere integrati e implementati grazie ai prossimi, imminenti, interventi, a partire dal Recovery Fund.
Sen. Mauro Coltorti – Presidente Commissione Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti del Senato della Repubblica
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