Nella conferenza-stampa di ieri 11 marzo 2020, il Presidente Conte annuncia l’apertura data dalle Istituzioni europee a non far computare nel rapporto “Deficit/Pil” le spese e gli investimenti da realizzare nel Settore Sanità in questi periodi di emergenza da “Covid-19”.
Di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, e con il Ministro delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, il Presidente ha annunciato lo stanziamento di un Fondo ad hoc per sostenere il Sistema economico italiano con una cifra attorno ai 25 miliardi di Euro: “abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito, ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza”. Tutti e 3 hanno poi confermato l’apertura fatta da parte delle Istituzioni europee, sia per quanto riguarda il ricorrere al deficit per poter sostenere l’Economia e l’Industria, sia per investimenti nel Settore sella Sanità, dallo sblocco di assunzione per l’incremento del personale sanitario che di approvvigionamento di materiale clinico.
Il titolare del Mef ha così affermato: “20 miliardi in termini di indebitamento netto”, ovvero “fino a 25 miliardi di stanziamenti. Le risorse stanziate saranno utilizzate in parte nel primo Decreto che stiamo preparando e che contiamo di approvare in settimana, venerdì in Cdm, con risorse per 12 miliardi”. Il Presidente non esclude misure ancora più drastiche volte a contrastare il rapido diffondersi del virus, ricordando, oltre ad evitare speculazioni politiche in un periodo di emergenza come questo, che tali misure incidono negativamente su libertà civili e diritti sociali oltre alla libertà di impresa che subisce forti restrizioni. A chiedere l’estensione di queste misure sono soprattutto le Regioni del Nord. Il Presidente ha assicurato che una volta recepita la richiesta formale verranno esaminate di concerto con il Ministero della Salute, mantenendo un contatto diretto con le Regioni e la videoconferenza con il Comitato nazionale della Protezione civile.
Le misure al vaglio del Consiglio dei Ministri saranno a tutela di tutte le imprese, i lavoratori e le famiglie italiane, prevedendo un allargamento degli ammortizzatori sociali già esistenti oltre alla possibilità di utilizzare un fondo salariale per le aziende da cinque a 15 dipendenti e una cassa in deroga speciale che vada a tutelare tutti i lavoratori, indipendentemente dal Settore, su tutto il territorio nazionale. Queste disposizioni, ha poi confermato la Ministra Catalfo, “saranno correlate anche da norme per la famiglia, un congedo parentale speciale per tutte le famiglie italiane e, in alternativa, un voucher baby-sitter. Si prevederanno norme speciali per gli stagionali e gli autonomi anche con la previsione della sospensione dei contributi previdenziali in modo da tutelare tutti i Settori”.