Debito pubblico 2015: si allunga la vita media e cala la spesa per interessi

La vita media del debito è aumentata da 6,38 anni del 2014 a 6,52 anni a fine 2015 e il costo medio ponderato delle nuove emissioni nel 2015 è sceso allo 0,70% dall’1,35% del 2014. E’ quanto si apprende dal “Rapporto sul debito pubblico 2015”, diffuso il 29 luglio 2016 dal Dipartimento del Tesoro.

La gestione del debito 2015 – evidenzia la Nota Mef – ha consentito di raggiungere gli obiettivi indicati nell’atto di indirizzo del Ministro e nelle successive linee guida che prevedevano di proseguire nella gestione del debito pubblico volta a contenerne il costo e a stabilizzarne o prolungarne la vita media”.

La politica di emissione del Tesoro, si legge nel Rapporto, è stata orientata “principalmente a invertire il trend di discesa della vita media del debito, dopo la sua sostanziale stabilizzazione avvenuta nel corso del 2014, al fine di contenere il rischio di rifinanziamento”.

Il dato relativo alla vita media del debito, secondo il Mef, è significativo perché esprime una minore sensibilità del debito al rischio di rifinanziamento e rappresenta un’inversione di tendenza rispetto alle riduzioni della vita media (con conseguente aumento del rischio) registrate dal 2011.

Risultati positivi sono stati conseguiti anche sul fronte della spesa per interessi. Il costo medio ponderato delle nuove emissioni nel 2015 è sceso allo 0,70% dall’1,35% del 2014. Di conseguenza, il costo medio di tutto il portafoglio del debito è sceso al 3,39% rispetto al 3,70% a fine 2014.