“Decreto Fiscale 2020”, introdotte alcune novità: lotta all’evasione e nuovi bonus

Dal Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2019 è uscito lo schema del “Dl. Fiscale 2020”, approvato salvo intese, che contiene alcune misure volte alla lotta all’evasione fiscale, tra cui il limite alla circolazione del denaro contante e l’imposizione di sanzioni per chi rifiuta i pagamenti elettronici.

La versione dello Schema di Dl. che il ns. staff ha analizzato – come uscito dalla riunione del Consiglio dei Ministri – è soggetta a modifiche, come dichiarato anche dal Presidente Conte. In conseguenza di ciò, quanto di seguito riportato è anch’esso soggetto a modifica, sulla base della versione finale del Dl. che sarà pubblicata in G.U.

Comunque, il punto di convergenza tra le forze di Governo è stato individuato nella lotta all’evasione fiscale per tutte le misure introdotte nello schema di Dl. collegato alla “Legge di bilancio 2020”, rivolte ai titolari di Partita Iva, ai commercianti, alle categorie di Professionisti e Artigiani, così come ai lavoratori dipendenti e ai pensionati.

La stretta sull’evasione partirà dalla limitazione del denaro circolante per i pagamenti, che dovrebbe passare, prima a Euro 2.000 e poi a Euro 1.000, e l’imposizione di sanzioni per gli esercenti che rifiuteranno i pagamenti con Pos. L’introduzione di tali misure tuttavia dovrebbe partire soltanto dal 1° luglio 2020.

Un ulteriore limite sarà introdotto per le compensazioni fiscali per le Partite Iva, rendendo possibile l’utilizzo dei crediti da parte di queste ultime solo a partire dalla data di presentazione della Dichiarazione dei redditi. Un ulteriore allentamento si avrà sul controllo per le Partite Iva fino a Euro 65.000, rimuovendo il vincolo del regime analitico.

Viene introdotta una nuova rottamazione per le cartelle: chi non ha pagato entro il 31 luglio dell’anno in corso, potrà sanare la propria situazione entro la nuova scadenza del 30 novembre.

Per alcune misure come i “Bonus Casa”, occorrerà attendere la “Legge di bilancio 2020”: infatti, si prevede la proroga anche nel 2020 per le misure delle detrazioni sulle ristrutturazioni, sul risparmio energetico, e del nuovo “Bonus Facciate”.

Ulteriori novità riguardano il regime forfettario a partire dal 2020, oltre che il super e l’iper ammortamento (deduzioni fiscali) per coloro che acquistano beni strumentali. Viene introdotto per la prima volta l’aumento del confine edittale della pena per i grandi evasori, da 4 a 8 anni di reclusione, con effetti sospesi tuttavia fino alla Legge di conversione.

Importanti novità anche per gli Enti Locali, che vedranno un ulteriore finanziamento del “Fondo compensativo Imu-Tasi”, che ammonta a Euro 110 milioni.

Previsto un taglio ai sussidi dannosi per l’ambiente: una prima riduzione, che ammonta a Euro 40 milioni, per i rimborsi delle accise per il gasolio per l’autotrasporto, mentre arrivano Euro 30 milioni per incentivi a fondo perduto nell’agricoltura. Dovrebbe non essere inserita nella versione finale del Dl. la web tax del 3% sui ricavi delle Aziende digitali, spostata probabilmente nel Ddl. “Bilancio”.

Invece, sul tema della Lettera recapitata al Governo da parte della Commissione Ue, nella quale si chiedono chiarimenti sulle coperture e sull’abbattimento del debito, l’Esecutivo dovrebbe rispondere a stretto giro rispetto alla stesura del presente commento.

Nei prossimi giorni il “Dl. Fiscale” e il “Ddl. Bilancio” verranno incardinati nei lavori parlamentari. Il Governo, per evitare stravolgimenti, potrebbe apporre la fiducia.

Il termine di approvazione per la Manovra sarà comunque il 31 dicembre.