“Pnrr” come occasione per ridisegnare le nostre economie in modo giusto ed equo e per portare “i servizi educativi da 0 a 3 anni al 60% delle nascite, assicurando così che nel nostro Paese più di un bambino su 2 abbia assicurato alla nascita un Servizio educativo”. E’ quanto chiesto al Governo, attraverso una Nota diffusa sul sito istituzionale dell’Associazione, da Maria Terranova, delegata Anci alle Pari opportunità, e Simona Lembi, Presidente della Commissione Anci Pari opportunità.
Le 2 rappresentanti Anci hanno voluto richiamare l’attenzione dell’Esecutivo anche sul rischio che i fondi riservati all’Imprenditoria femminile manifestino “tutta la loro debolezza nel conseguire la giusta e non più rinviabile tutela delle lavoratrici, sulle quali la crisi causata dal Covid mostra il suo volto più feroce”. Di contro, è stato espresso vivo apprezzamento per il fatto che “nel ‘Recovery’ sia vincolante il sostegno dell’Occupazione giovanile e femminile. Confidiamo che tutto il ‘Piano’ tenga conto dei limiti e dei problemi descritti, affinché sia avviata rapidamente un’inversione di tendenza”.