Digitalizzazione degli Appalti: dal 1° gennaio 2024, un milione e 100mila affidamenti, per un valore di 78 miliardi di Euro

Anac rende noto che, dopo 3 mesi di rodaggio della digitalizzazione degli Appalti introdotta dal nuovo “Codice degli Appalti”, sono più di 1.100.000 le procedure di affidamento di contratti pubblici avviate attraverso la Piattaforma dedicata, per un valore di circa 78 miliardi di Euro

Un Comunicato-stampa, diramato da Anac in data 3 aprile 2024, rende noto che, dopo 3 mesi di rodaggio della digitalizzazione degli Appalti introdotta dal nuovo “Codice degli Appalti”, sono più di 1.100.000 le procedure di affidamento di contratti pubblici avviate attraverso la Piattaforma dedicata, per un valore di circa Euro 78 miliardi. 

Come evidenziato dal Comunicato, la digitalizzazione degli Appalti in Italia è ora quasi a regime, a vantaggio di tutti, in particolare dei Comuni e dei piccoli Comuni.

Il Comunicato affronta anche il caso sollevato da Asmel, relativo ad una Stazione appaltante che ha condotto procedure di gara superiore alle soglie di qualificazione, pur non essendo qualificata per farlo. Inoltre, ha utilizzato ipotesi derogatorie non giustificate, e nei suoi confronti sono state riscontrate ulteriori, svariate, illegittimità. L’Autorità fa presente che eventuali sanzioni che dovessero essere comminate alla singola Stazione appaltante sono a garanzia di tutto il sistema e a tutela delle migliaia di Stazioni appaltanti che, al contrario, hanno agito correttamente e nel pieno rispetto della legge, valorizzando al meglio le opportunità fornite loro dal processo di digitalizzazione.

Infine, attraverso il Comunicato, Anac ribadisce che continuerà a lavorare a fianco delle tante Pubbliche Amministrazioni impegnate seriamente nel processo di digitalizzazione degli Appalti, in special modo dei piccoli Comuni, anche attraverso la pubblicazione di Bandi-tipo e supporto logistico attraverso la Piattaforma Anac.