In data 7 settembre 2023, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha diramato un Comunicato-stampa relativo alla Riunione del Consiglio dei Ministri n. 49.
Come si apprende dal Comunicato, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il “Pnrr”, Raffaele Fitto, ha approvato un Decreto-legge che introduce “Disposizioni urgenti in materia di Politiche di Coesione e per il rilancio dell’Economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese”.
Il testo introduce specifiche Misure finalizzate alla crescita e al consolidamento economico delle aree del Sud Italia, con l’obiettivo di renderle più idonee per lo sviluppo e per la crescita dimensionale del Sistema produttivo.
Uno dei punti chiave del Provvedimento è la programmazione ed utilizzazione delle risorse del “Fondo Sviluppo e Coesione” (“Fsc”). Il Dl. conferma che il complesso delle risorse “Fsc”, ripartite nella proporzione dell’80% nelle aree del Mezzogiorno e del 20% nelle aree del Centro-Nord, per il periodo di “Programmazione 2021-2027”, è destinato a sostenere esclusivamente Interventi per lo Sviluppo. Le risorse verranno ripartite in favore solo di Amministrazioni centrali e Regioni e Province autonome (e non anche di Città metropolitane e altri Enti pubblici, come invece previsto dalla disciplina vigente). È introdotta inoltre la possibilità che gli Interventi previsti dagli Accordi per la Coesione siano finanziati con le risorse destinate ad Interventi complementari dei Programmi 2014-2020, che risultano ancora non impegnate, con i “Fondi strutturali” afferenti ai Programmi europei di competenza di ciascuna Amministrazione centrale o di ciascuna Regione e con le risorse derivanti dai rimborsi europei e dal corrispondente cofinanziamento nazionale.
Infine, il Decreto prevede l’implementazione di uno specifico Sistema di monitoraggio per l’utilizzo di risorse in materia di Politiche di Coesione e dispone la pubblicazione sul Portale web “www.opencoesione.gov.it”, sia dei documenti di programmazione delle risorse nazionali per la Coesione, sia dei dati anagrafici e di avanzamento dei Progetti.
Con riguardo alle “Zone economiche speciali” (“Zes”), il Dl. prevede l’istituzione, a decorrere dal 1° gennaio 2024, della nuova “Zona economica speciale per il Mezzogiorno” (“Zes unica”) comprendente i territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, che sostituirà le attuali 8 “Zone economiche speciali” istituite nei territori del Mezzogiorno.
Viene introdotto inoltre un nuovo Sistema di governance della “Zes unica”, che conferma la previsione di una Cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri alla quale sono attribuite di funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio della “Zes unica”, disponendo allo stesso tempo l’istituzione di una nuova Struttura di Missione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e ridefinendo gli adempimenti procedurali. Tale struttura, alle dirette dipendenze del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il “Pnrr”, è definita “Struttura di Missione per la Zes”, e durerà in carica 3 anni. La Struttura dovrà fornire supporto all’Autorità politica delegata in materia di “Zes” per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento dell’azione strategica del Governo e di predisposizione e aggiornamento del “Piano strategico Zes” e delle attività necessarie a prevenire tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.
Foto: Presidenza del Consiglio dei Ministri