Giustizia tributaria: riforma urgente e imprescindibile

Con il Comunicato-stampa n. 73 del 24 ottobre 2019, la Corte dei conti sostiene che il Giudice della spesa deve diventare anche Giudice dell’entrata. Nel solco del dibattito che si sta sviluppando intorno alla riforma della Giustizia tributaria, la Corte dei conti intende offrire, quale Magistratura posta dalla Costituzione a salvaguardia degli interessi dell’Erario, il proprio contributo al migliore esercizio della Giustizia tributaria stessa. Secondo la Corte dei conti, è urgente e imprescindibile una riforma della Giustizia tributaria, nel rispetto delle attribuzioni costituzionali. In sostanza, l’idea è di concentrare in una stessa Magistratura la salvaguardia degli interessi dell’Erario e del Fisco, in una visione di miglior sviluppo funzionale dei rapporti esterni tra i terzi contribuenti e l’apparato pubblico, da un lato, e dei rapporti interni, tra i dipendenti preposti all’esercizio delle funzioni tributarie ed il relativo Ente di appartenenza, dall’altro. L’attribuzione della giurisdizione tributaria al plesso giurisdizionale che già ha cognizione della contabilità pubblica dovrebbe poter contribuire a rafforzare l’idea unitaria (sostanziale-processuale) dell’entrata pubblica come premessa logico-economica e giuridica essenziale della spesa, in rapporto alla quale valutare con maggiore attendibilità gli equilibri di bilancio, nel più ampio quadro del “coordinamento della finanza pubblica” e della “unità economica” del Paese.