Governo-Comuni: oggi il vertice, dopo l’allarme lanciato ieri dai Sindaci delle Città metropolitane sul rischio paralisi servizi

Si svolgerà nel pomeriggio di oggi, alle 15.00, un vertice chiave tra Governo e Comuni.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha raccolto la sollecitazione lanciata ieri dai Primi cittadini delle Città metropolitane italiane che, mediante una lettera aperta a lui indirizzata, hanno paventato il rischio di un “drammatico lockdown delle attività che, quotidianamente, i Comuni svolgono in ogni angolo del nostro Paese per i loro cittadini”. Un pericolo che, secondo i Sindaci, potrebbe essere scongiurato solo attraverso una manovra correttiva.

Nella missiva, è stato messo l’accento sulla scarsa interlocuzione che ci sarebbe stata tra Amministrazione centrale ed Enti Locali nella fase in cui sono state elaborate le strategie per il rilancio del Paese.

Aspettavamo – si legge – maggiore attenzione alle nostre richieste, perché i Comuni, le Istituzioni di prossimità, quelle della frontiera quotidiana del bisogno e della assistenza alla cittadinanza, conoscono esattamente la realtà, vivono giornalmente le dinamiche sociali e avvertono gli umori della gente. Conosci, caro Presidente, il senso di responsabilità che abbiamo manifestato nella fase più difficile e complessa, sia sul piano dei rapporti tra le diverse Istituzioni che nei confronti delle nostre comunità”.

I Sindaci delle principali Città italiane hanno dunque rivendicato – nel delicato contesto di una ripartenza complessa e piena di incognite – il ruolo politico che il mandato diretto dei cittadini ha loro assegnato.

Vogliamo dare il nostro contributo, in termini di idee e azioni, per definire le strategie di rilancio economico e sociale. Siamo gli unici, tra le istituzioni rappresentative della nostra Repubblica, ad avere un mandato, pieno e diretto, dai cittadini e in virtù di questo abbiamo un legame viscerale con le nostre comunità e i nostri territori”.

Al centro dell’agenda del confronto di oggi:

  • la richiesta di risorse finanziarie “certe e sufficienti per consentire ai Comuni di assicurare continuità nei servizi alle comunità, perché le somme già stanziate non ci permetteranno di chiudere i bilanci a luglio”;
  • misure eccezionali di revisione e flessibilizzazione dei vincoli finanziari per i Comuni;
  • semplificazioni per eseguire opere celermente e ridisegnare gli spazi urbani in vista della fase di convivenza con il virus.