Ict: Cottarelli, con il progresso si risparmia solo se si è disposti a ridurre il personale non necessario

“Se si introducono tecnologie che comportano risparmi di personale bisogna essere pronti a ridurre il personale o a spostarlo su nuove attività. Guardando al passato, ad esempio, l’introduzione della posta elettronica nei Ministeri ha drasticamente ridotto, quasi azzerato, l’esigenza di avere commessi che spostano la carta da un ufficio all’altro eppure il numero dei commessi non si è ridotto in maniera corrispondente. Ridurre personale non vuol dire licenziare ma spostarlo da una destinazione all’altra, ridurre il turn over e così via”. Cosí il Commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica Carlo Cottarelli si è espresso ieri nel corso dell’Audizione parlamentare svoltasi presso Palazzo San Macuto.
Secondo il Commissario l’adozione di nuove tecnologie si puó tradurre in una riduzione della spesa pubblica nei seguenti 3 modi:
1. mutando il modo in cui vengono prodotti i servizi che vengono offerti dalla P.A. (es. risparmio della carta laddove si digitalizzino determinate operazioni);
2. migliorando le informazioni disponibili per la P.A. per la gestione dei servizi pubblici, in maniera tale da consentire una restrizione della cerchia dei fruitori di determinate agevolazioni (che sarebbero così soltanto alle famiglie o imprese che ne hanno veramente bisogno);
3. fornendo migliori informazioni al pubblico e rendendo più facile monitorare quello che fa la P.A. così da aumentare il “costo politico” di comportamenti poco appropriati e virtuosi (es. sprechi).
Perché queste tre modalità di azione di traducano in effettiva “spending review”, secondo Cottarelli, è “bisogna essere disposti ad accettare le conseguenze di quei risparmi”. Un’osservazione che, come specificato dallo stesso Commissario, puó sembrare paradossale ma che riporta esattamente al ragionamento riportato in apertura: per dirla con un altro esempio, riportato nel corso dell’Audizione: “se si rendono disponibili sistemi informatici che consentono di avere un miglior targeting dei trasferimenti alle imprese, bisogna essere disposti a prevedere una riduzione dei trasferimenti stessi. Se non si è disposti a fare questo non si possono sfruttare a pieno i vantaggi del progresso”.