Con il Comunicato 20 gennaio 2015 l’Anci ha evidenziato come la proroga concessa per il versamento dell’Imu sui terreni agricoli (prevista per il 26 gennaio 2015) non sia affatto stata risolutiva.
“I Sindaci – si legge – sono in allarme per le conseguenze che il Provvedimento potrebbe avere sui bilanci e sui cittadini. Il coordinatore delle Anci regionali e Primo cittadino di Imola, Daniele Manca, chiede una revisione strutturale della norma che abbiamo da sempre considerato sbagliata e iniqua perché si configura un ulteriore taglio nei confronti del sistema delle Autonomie locali vista la differenza profonda di gettito tra il potenziale reale di introito e la stima del Governo”. “La situazione che si verrebbe a creare diventa ancora più insostenibile se si pensa al congelamento degli aumenti 2015 Imu-Tasi”.
Nella Nota, che veicola la voce di numerosi Primi cittadini italiani, si parla di incertezza e l’arbitrarietà dei criteri applicativi (in particolare l’altitudine), di un Decreto che è “sbagliato nella forma e nella sostanza” e di un “taglio che i Comuni non possono affrontare anche perché è stato effettuato in maniera preventiva ed è arrivato a bilanci consuntivi 2014 già chiusi”.