E’ stato pubblicato sulla G.U. n. 19 del 24 gennaio 2015 l’atteso Decreto-legge che rivede – ampliandola – la platea dei terreni agricoli montani esenti Imu.
Il Provvedimento in questione è il Dl. 24 gennaio 2015, n. 4, che cambia le regole dell’applicazione del prelievo sui terreni citati a soli 2 giorni dalla scadenza prevista per il versamento (26 gennaio 2015).
Alla luce delle modifiche introdotte, l’esenzione si applica ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati:
• ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall’Elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat;
• ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui all’art. 1 del Dlgs. n. 99/04, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat.
Immediato il plauso dell’Anci, il cui Presidente, Piero Fassino, con il Comunicato 23 gennaio 2015, ha dichiarato: “Bene ha fatto il Governo a rivedere e correggere il regime fiscale sui terreni agricoli, accogliendo le richieste di tanti Sindaci e dell’Anci. I nuovi criteri adottati e le molte esenzioni previste vengono, infatti, incontro all’esigenza di non penalizzare i terreni montani e le loro attività agricole, e determinano una significativa riduzione della platea dei Comuni e dei contribuenti interessati. Auspichiamo che dopo la scadenza del pagamento si verifichi con attenzione il gettito effettivo, e in conseguenza si riequilibri la riduzione di risorse giá operata sui Comuni’’.