Incentivi alla progettazione: la Corte Lombardia circoscrive i casi in cui possono essere corrisposti

Nella Delibera n. 417 del 16 novembre 2015 della Corte dei conti Lombardia, un Sindaco ha formulato una richiesta di parere avente ad oggetto l’erogazione dei c.d. “incentivi alla progettazione” e pianificazione a favore del personale dipendente.
La Sezione afferma che gli incentivi possono (per attività espletate prima dell’entrata in vigore del Dl. n. 90/14) essere corrisposti solo per remunerare la redazione di un atto di pianificazione che, oltre ad essere affidato in via esclusiva ai dipendenti dell’Ente, risulti collegato direttamente ed in modo immediato alla progettazione di un’opera pubblica. In precedenti Pareri resi in materia, la Sezione ha negato di conseguenza la configurabilità dell’incentivo per la redazione del Piano di governo del territorio o delle relative varianti, così come dei Piani integrati di intervento. Ai fini del riconoscimento degli incentivi di cui all’art. 92, comma 6, del “Codice dei contratti”, per le attività conclusesi prima della riforma, la Sezione richiede che la redazione dello strumento urbanistico abbia comportato l’espletamento di attività ulteriori rispetto a quelle ordinariamente richieste dalla predisposizione di un generico atto di pianificazione e che si estrinsechino nella puntuale progettazione di un’opera pubblica.