(Adnkronos) – “Vi chiederò di fare un accordo di federazione con Azione e con Calenda. Non subito un partito, ma una federazione”. Ad annunciarlo Matteo Renzi, all’assemblea nazionale di Italia Viva, assicurando che il suo impegno nel partito che ha fondato “continua”.
“Parlerò a lungo, un paio d’ore – scherza Renzi cominciando il suo intervento dalla politica estera – ma vi spoilero subito il finale”, ha detto lanciando la federazione con Azione, che la platea di Italia Viva accoglie con un lungo e largo applauso.
“Da qui al 2024 – ha spiegato Renzi – dobbiamo continuare il percorso di federazione con Azione. E chiederò a Teresa Bellanova e a Ettore Rosato di essere nel comitato della federazione per evitare di fare cose strampalate che, sono sicuro, non si faranno”.
Per Renzi, cioè, fare subito un partito unico “ha degli aspetti positivi, ma anche degli aspetti negativi, perché non prendi subito le potenzialità di questo progetto. Se facciamo un percorso di federazione -osserva- vuol dire che la federazione avrà il compito di rappresentare il nostro disegno europeista, con i gruppi parlamentari in Italia e in Europa. E come Italia viva possiamo creare occasioni di crescita”. In alcune parti del territorio, avverte poi, “so che ci sono alcuni, fra noi e Azione, che pensano di fare una gara di tesseramento; non è questa la gara”. Perché “se tu ti metti nella logica di prendere una tessera in più, non hai capito niente”. In realtà, “va trovato un criterio diverso, cioè legare il tesseramento a un grande progetto politico e culturale basato sui contenuti”. E allora, ha aggiunto, “mi auguro che nel 2024 il partito unico sia la casa definitiva dei nostri progetti politici, europei ed italiani, lo faremo con Italia viva e con l’obiettivo della ‘scelta’ (acronimo di Salute, Cultura, Europa, Territorio e Avvenire, ndr). Soprattutto lo faremo sapendo che sì, di tempo ne abbiamo un po’ meno, di entusiasmo così così, ma chi è stato oggetto di tutte le aggressioni di cui siamo stati oggetto noi dà del tu alla libertà e ha tanta voglia di futuro”.
“Giuseppe ‘condono’ Conte nega l’evidenza. Quando dici tutto e il contrario di tutto non sei solo inaffidabile, sei il nulla che avanza. Per noi lui non è un’ossessione, ma lui crede di diventare il leader della sinistra ascoltando Bettini -uno dei pochi che ancora l’ascolta-, cerca di irretire il Pd che era con noi a combattere il condono e ora insegue Giuseppe condono Conte che quel condono l’ha fatto. E’ l’esatto simbolo di tutto quel che noi non vogliamo essere, noi dobbiamo essere l’esatto opposto di Conte: credere nei nostri valori e ideali, non cambiarli un giorno sì e l’altro pure”, sono state le parole di Renzi durante l’assemblea.
Capitolo Pd: “C’è stato un tempo, una stagione, in cui il Pd vinceva le elezioni, prendeva il 40,8%, governava in seimila Comuni su ottomila e in 17 Regioni. Quella stagione è finita perché avete fatto la guerra a chi vi portava a vincere, per chiamare indietro chi vi portava a perdere”.
“Noi la ruota di scorta del governo? Conoscendo la modestia che unisce me, Carlo Calenda e tanti di noi, come fa gente come noi ad accettare di essere una ruota di scorta?”, ha detto ancora l’ex premier aggiungendo: “Noi abbiamo l’umile consapevolezza di essere il motore, il volante e l’acceleratore. Siete voi – si è poi rivolto al Pd, a cui ha dedicato diversi affondi – che viaggiate con il freno a mano tirato da mesi”.