Meloni punta a riaprire i rapporti con l’India di Modi
Prima il caso marò, poi la messa al bando di Leonardo dal mercato indiano: per oltre un decennio le relazioni fra Italia e India sono state praticamente congelate. Ora sta prendendo forma una nuova stagione di rapporti bilaterali, e in questa direzione va inquadrata la visita di Giorgia Meloni insieme al ministro degli Esteri Antonio Tajani a Nuova Delhi (seguita da una due giorni ad Abu Dhabi), un appuntamento in cui la volontà del Governo di sfruttare tutte le potenzialità del teatro indo-pacifico s’intreccia con l’urgenza di avvicinare chi finora non si è opposto apertamente all’invasione russa in Ucraina restando quasi “equivicino” fra Mosca e il fronte Ue-Stati Uniti, come appunto l’India, che si è astenuta nell’ultima risoluzione Onu: “Occorre intensificare i contatti con quei Paesi che si sono ancora astenuti”, ha sottolineato la premier parlando in collegamento con gli altri leader del G7 nel giorno in cui ricorreva l’anniversario del conflitto ucraino.
Meloni sarà l’ospite d’onore del Raisina Dialogue, appuntamento di geopolitica ed economia importante per l’area indo-pacifica, e soprattutto avrà un bilaterale con il primo ministro indiano Narendra Modi e poi un incontro di cortesia con la presidente della Repubblica indiana Droupadi Murmu. Nelle ultime settimane sono stati a Nuova Delhi anche il presidente francese Emmanuel Macron e, pochi giorni fa, il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Sullo sfondo, non solo la guerra in Ucraina ma anche il trattato di libero scambio fra India e Ue, in stallo da anni. Per l’Italia l’accordo è strategico, in particolare per i 210 miliardi di investimenti che l’India ha in programma sulla difesa e per i rapporti già avviati nel campo della cantieristica, anche con Fincantieri. Non secondaria, è poi la strategia indiana di competere con la Cina in Africa, dove il governo Meloni a sua volta sta puntando per il Piano Mattei. Una prima svolta verso il riavvicinamento fra i due Paesi c’è stata nel 2021: da 12 anni un primo ministro indiano non si recava a Roma, come ha fatto Modi; l’incontro con Mario Draghi portò l’India a rimuovere Leonardo dalla lista nera e ora si lavora a un patto bilaterale di cooperazione sulla difesa fra i due Paesi.
Dai migranti ai balneari e superbonus, i nodi sul tavolo del Governo
In commissione Affari costituzionali al Senato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è tornato a parlare della tragedia dei migranti sulla costa calabrese. Il responsabile del Viminale ha il sostegno di tutto il Governo e della maggioranza, anche se qualche distinguo si registra in FdI e in FI, non tanto sulla linea ma per alcune sue dichiarazioni; nessun gelo in ogni caso. Anche la richiesta di FdI di fare chiarezza su quanto accaduto è legata alla necessità di evitare strumentalizzazioni. Ma la questione dei migranti resta sul tavolo dell’esecutivo che ha chiamato in causa l’Europa affinchè metta in pratica quanto deciso nell’ultimo Consiglio europeo. Piantedosi ha spiegato che verranno definiti “d’intesa con i colleghi interessati, degli interventi di natura normativa” sull’immigrazione per rafforzare “i canali legali all’ingresso”. Sono comunque diversi i nodi che dovrà sciogliere l’esecutivo e oggi ci sarà un rapido Cdm con all’ordine del giorno “deliberazioni su provvedimenti amministrativi”, poi prima della partenza della premier Giorgia Meloni in India si terrà la cabina di regia sulla siccità: l’ipotesi sul tavolo è quella della nomina di un Commissario, anche se nella maggioranza c’è chi preferirebbe la costituzione di una struttura interministeriale.
Il tema che agita il Governo è quello della proroga delle concessioni balneari, dopo le osservazioni del Capo dello Stato Sergio Mattarella e lo stop dell’Europa. Il dossier è sul tavolo di Chigi che sta valutando il da farsi per trovare un punto di equilibrio tra la difesa delle imprese e il rischio di “un’incompatibilità” con il diritto europeo. L’esecutivo sta inoltre lavorando sul superbonus e per ora vanno avanti le audizioni in Commissione finanze di Montecitorio che ha dato il via libera a un’indagine conoscitiva. L’ipotesi è di salvaguardare gli incapienti e di utilizzare gli F24 a compensazione dei crediti. Da palazzo Chigi c’è chi dice che “ci vogliono mesi per incrociare i dati sulla verifica dei crediti”. Ci sarà la moral suasion nei confronti degli istituti bancari, “ma in ogni caso una soluzione sui crediti incagliati ci sarà”, è la rassicurazione della maggioranza. Oggi, intanto, l’Aula della Camera voterà la fiducia sul dl ex Ilva. Nella riunione il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha chiesto ai capigruppo di accelerare sulle bicamerali. Il pressing è soprattutto sulla vigilanza Rai.
Alla Camera
Dopo che ieri il Governo ha posto la questione di fiducia, l’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi alle 16.45 per il voto della fiducia sul decreto sugli impianti d’interesse strategico nazionale. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, alle 13.30, ascolterà il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi sulle linee programmatiche del dicastero. La Giustizia, con la Affari Sociali, si confronterà e svolgerà alcune audizioni sulla pdl per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo e sulle misure rieducative dei minori. La Bilancio, assieme alla rispettiva del Senato, ascolterà la presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio Lilia Cavallari sull’atto Ue sugli orientamenti per una riforma del quadro di governance economica dell’UE. La Finanze ascolterà i rappresentanti di Confindustria sul decreto per la cessione dei crediti. La Cultura, con la Lavoro, proseguirà le audizioni sulle tematiche afferenti al lavoro sportivo. La Attività Produttive alle 13.30, con la rispettiva del Senato, ascolterà il Ministro del turismo Daniela Garnero Santanchè sulle linee programmatiche del suo Dicastero. Infine, la Politiche dell’Ue si confronterà sull’Atto Ue per l’omologazione di veicoli a motore e motori, dei sistemi, componenti ed entità tecniche indipendenti destinati a tali veicoli per quanto riguarda le relative emissioni e la durabilità delle batterie (Euro 7).
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per esaminare il decreto relativo agli interventi urgenti in materia di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi e di protezione civile. Si confronterà poi sul ddl per il computo dei votanti per la validità delle elezioni comunali, sulla proposta di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, e sulla richiesta di procedura abbreviata per il disegno di legge relativo alla dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Regio di Parma.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl per l’istituzione del Garante per la protezione dati personali e diritti umani, il ddl per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre, il ddl per la compartecipazione dello Stato alle spese per i minori in comunità o istituti, il ddl sulla democrazia nei partiti e sulla selezione democratica e trasparente delle candidature per le cariche elettive, il ddl sul quorum di validità nelle elezioni comunali, il ddl per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie, il decreto flussi migratori e il ddl per l’elezione diretta dei presidenti delle Province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci. La Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo sull’attuazione di una cooperazione rafforzata per l’istituzione della Procura europea (EPPO), il ddl sull’avocazione delle indagini per delitti di violenza domestica o di genere e sul ddl per l’equo compenso delle prestazioni professionali.
La Esteri e Difesa dibatterà due ratifiche internazionali sull’accordo di protezione degli investimenti tra Ue e Vietnam e tra Ue e Singapore, e sullo schema di decreto ministeriale d’individuazione, per l’anno 2023, delle priorità tematiche per l’attribuzione di contributi a progetti di ricerca proposti dagli enti internazionalistici. La Politiche dell’Ue ascolterà la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) sugli Atti Ue sugli Organismi per la parità in materia di parità di trattamento. La Culturadibatterà sul ddl per diffondere la conoscenza della tragedia delle foibe. La Industria e Agricoltura esaminerà il decreto per la trasparenza del prezzo dei carburanti, il ddl per il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio e per l’istituzione della Giornata nazionale dell’agricoltura e il ddl di modifica al codice della proprietà industriale. La Affari Sociali e Lavoro ascolterà i rappresentanti dei sindacati nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell’efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute.
A cura di Nomos Centro Studi parlamentari
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