Mansioni superiori: attribuzione anche senza il consenso del lavoratore

L’Aran, nell’Orientamento applicativo Ral_1945, pubblicato il 26 settembre 2017, ha chiarito che l’assegnazione di mansioni superiori nel rapporto di lavoro con la P.A. si configura come esercizio di un potere unilaterale da parte del datore di lavoro che trova la sua fonte, sia nella legge che nella contrattazione. Infatti, l’unilateralità del potere modificativo è coerente con la complessiva regolamentazione dell’assegnazione a mansioni superiori del dipendente la quale, pure essendo articolata e particolareggiata, non richiede mai formalmente ed espressamente il preventivo consenso del dipendente stesso.

Secondo l’Agenzia, la formulazione testuale si presta ad essere interpretata nel senso di riconoscere a ciascun

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