Nozzetti: (Anm Palermo): “Preoccupati per l’impatto della riforma”

“La preoccupazione c’è”. Giovanna Nozzetti è la Presidente della sezione distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati di Palermo. E non nasconde la sua apprensione per l’impatto che la riforma sulla improcedibilità potrebbe avere nel distretto palermitano. “Con il pericolo – dice in una intervista all’Adnkronos – che si possa creare anche un divario notevole tra distretti giudiziari con risultati migliori, in cui magari l’effetto della riforma sarà limitato. E situazioni come quella rappresentata dalla collega di Napoli in cui gli effetti saranno, appunto, devastanti, con il sacrificio per le esigenze di tutela delle vittime di questi reati”. Oggi Livia De Gennaro, omologa di Nozzetti a Napoli, ha detto che la riforma “desta notevoli perplessità sotto diversi aspetti, a partire dall’introduzione della causa di improcedibilità correlata al decorso dei termini di durata del processo che, per quanto riguarda il distretto della Corte di Appello di Napoli, avrà un impatto devastante”.  

“Anche se su Palermo, al momento, visto che le sezioni penali della Corte d’Appello risultano, in termini di risultato, virtuosi, la riforma inciderebbe in misura limitata – spiega Nozzetti -ma al prezzo di un abnorme lavoro che stanno facendo negli ultimi tempi i consiglieri. Comunque, sì, la preoccupazione c’è”. Un altro aspetto, secondo la Presidente della sezione Anm di Palermo è “anche laddove si verifica l’arresto del procedimento penale con conseguente vanificazione di tutti gli sforzi fatti, a partire dalle forze di polizia, agli inquirenti. Il problema è la tutela delle vittime che sono rimaste insoddisfatte. Per ottenere tutela dovranno rivolgersi al giudice civile”. 

Giovanna Nozzetti ricorda, quindi, il “leitmotiv dei comunicati fatti dalle giunte distrettuali dell’Anm”, “dalla Valle d’Aosta alla Campania, alla Sardegna, dalla Liguria a Milano – spiega Nozzetti – sono stati diramati comunicati su questi termini che sono anche contenuti nel parere espresso dal Consiglio superiore della magistratura”. 

E tornando a parlare di Palermo spiega: “Probabilmente la Corte d’Appello ha risultati che a situazione invariata sono rassicuranti, ma sono poche le realtà di questo tipo in Italia, e poi a fronte di un impiego di energie umane abbastanza oltre l’esigibilità. Ho parlato nel mio ruolo con diversi consiglieri della Corte d’appello delle sezioni penali”. Poi spiega anche che “la falcidia rischia di colpire anche i processi per reati ambientali, particolarmente complessi per via degli accertamenti tecnico-scientifici necessari”. 

Insomma, per Giovanna Nozzetti, “il punto è sicuramente critico”, da “questo punto di vista, non c’è alcun dubbio”. Anche perché “non c’è un regime transitorio, come è stato detto da molti, per cui arriva questa improcedibilità senza che ci sia un periodo di tempo nel quale si possa saggiare l’efficacia delle misure che pure dalla riforma sono previste, sia il filtro dell’udienza preliminare, sia la limitazione della procedibilità di alcuni reati e la limitazione dei casi di appellatività. Ci sono delle misure, ma ci vorrà un arco temporale più o meno consistente anche a seconda delle realtà giudiziarie nelle quali queste misure dovranno potere essere sperimentate”. (di Elvira Terranova)