In data 2 maggio 2023, Anac ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, un’Analisi sulle novità introdotte dal nuovo “Codice degli Appalti” in materia di appalti “sotto soglia” e subappalto.
Nello specifico, Anac precisa che, per i contratti “sotto soglia”, le Stazioni appaltanti provvedono:
- mediante affidamento diretto per i contratti di importo inferiore ad Euro 150.000, anche senza consultazione di più Operatori economici, assicurando che siano scelti soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali anche individuati tra gli iscritti in Elenchi o Albi istituiti dalla Stazione appaltante (art. 50);
- mediante Procedura negoziata senza Bando con invito a 5 (per i lavori di importo pari o superiore a Euro 150.000 e inferiore a Euro 1 milione) o 10 operatori (per lavori di importo pari o superiore a Euro 1 milione e fino alle soglie comunitarie), individuati in base ad indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici. Resta possibile l’utilizzo delle procedure di gara “ordinarie” sopra un milione di Euro (art. 50), senza bisogno di una motivazione specifica.
Per quanto concerne il subappalto (istituto che viene richiesto a livello europeo), la principale novità del testo riguarda la generale possibilità di ricorrere al modello “a cascata”, ferma restando la possibilità per la Stazioni appaltanti di limitarlo in casi specifici (art. 199).