Operatività divieto incarichi retribuiti: l’inquadramento di alcuni Comitati regionali

Nella Delibera n. 148 del 24 maggio 2017 della Corte dei conti Lombardia, il Parere in questione riguarda l’ambito di operatività del divieto di incarico retribuito di cui all’art. 5, comma 9, del Dl. n. 95/12, con riferimento ad alcuni Organismi regionali, “Comitato regionale per la legalità e la trasparenza dei contratti pubblici”, “Comitato per la verifica del corretto funzionamento delle strutture sottoposte al Presidente e alla Giunta regionale” e “Comitato Tecnico Consultivo”.

In particolare, viene chiesto se:

1) i compiti di ciascuno dei suddetti Comitati danno o non danno “luogo di fatto a incarichi di studio o consulenza” e conseguentemente i rispettivi componenti sono assoggetti o esclusi dall’applicazione dell’art. 5, comma 9, del Dl. n. 95/12;

2) i componenti già lavoratori privati o pubblici ora in quiescenza nominati nei suddetti Comitati possono ricoprire l’incarico solo a titolo gratuito;

3) i componenti, fruitori di trattamento di pensione da lavoro autonomo, nominati nei suddetti Comitati devono essere annoverati tra i lavoratori pubblici o privati in quiescenza o sono comunque esclusi dall’applicazione delle disposizioni che ci occupano.

La Sezione rileva che le funzioni affidate ai Comitati regionali appaiono riconducibili nelle species individuate dalle Sezioni Riunite in sede di controllo, con la conseguente sussumibilità delle relative attività nel genusstudio o consulenze” e sono assoggettati all’applicazione dell’art. 5, comma 9, del Dl. n. 95/12, e i componenti già lavoratori privati o pubblici ora in quiescenza nominati nei suddetti Comitati possono ricoprire l’incarico solo a titolo gratuito. Per quanto riguarda il terzo quesito, la Sezione non rinviene argomentazioni a carattere sistematico che consentano di differenziare la posizione dei componenti dei predetti Comitati fruitori di trattamento di pensione da lavoro autonomo, essendo la norma in esame finalizzata a limitare il conferimento di determinati incarichi a soggetti che già godono di un trattamento di quiescenza.