“Patto di stabilità verticale incentivato”: riattribuzione ai piccoli Comuni degli spazi finanziari non assegnati

E’ stato pubblicato nei giorni scorsi sul sito internet del Ministero dell’Economia e delle Finanze il Decreto ministeriale – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato – I.Ge.Pa. – Prot. n. 47770 del 29 maggio 2014, concernente il “Patto di stabilità verticale incentivato”.
Viene stabilito che ai Comuni con popolazione compresa fra 1.000 e 5.000 abitanti che presentano un saldo obiettivo di competenza mista maggiore di zero sono attribuiti gli spazi finanziari non assegnati a valere sulla quota del 50% di cui all’art. 1, comma 123, della Legge n. 228/12. L’ammontare dei suddetti spazi finanziari è attribuito a ciascun Comune nella misura del 9,28% dell’obiettivo, importo da evidenziare nel Prospetto di calcolo degli obiettivi del Patto di stabilità 2014 previsto dal Dm. 10 febbraio 2014, n. 11400.
Ricordiamo che alle Regioni è attribuito un contributo in misura pari all’83,33% degli spazi finanziari, validi ai fini del Patto di stabilità interno ceduti da ciascuna di esse e attribuiti alle Province e ai Comuni (almeno il 50% in favore dei piccoli Comuni con popolazione compresa fra 1.000 e 5.000 abitanti) ricadenti nel proprio territorio, e che per l’anno 2014, la quota del 50% è distribuita da ciascuna Regione ai Comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 5.000 abitanti solo fino al conseguimento di un saldo obiettivo pari a zero. Gli eventuali spazi non assegnati a valere sulla predetta quota del 50% devono essere riattribuiti ai Comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 5.000 abitanti di tutte le altre Regioni che presentino un saldo obiettivo positivo. L’attribuzione è operata in misura proporzionale ai valori positivi dell’obiettivo.
Infine, il Dm. in commento precisa che gli spazi finanziari in parola riassegnati devono esser utilizzati da Province e Comuni esclusivamente per il pagamento di obbligazioni di parte capitale.

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