Personale: firmata l’ipotesi di Ccnl. per il Comparto “Funzioni Locali” per il triennio 2022-2024

Come si apprende dal Comunicato Aran 3 novembre 2025, è stata siglata l’ipotesi di Ccnl. del Comparto “Funzioni locali” per il 2022-2024, che disciplina, sia la parte giuridica che quella economica per il periodo 1° gennaio 2022–31 dicembre 2024

Come si apprende dal Comunicato diffuso dall’Aran in data 3 novembre 2025, è stata siglata l’ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro del Comparto “Funzioni locali” relativa al triennio 2022-2024, che disciplina, sia la parte giuridica che quella economica, per il periodo 1° gennaio 2022–31 dicembre 2024.

L’Accordo, firmato con le oOganizzazioni sindacali Cisl, Uil e Csa, prevede incrementi medi mensili di 136,76 Euro lordi per 13 mensilità (pari al 5,78% del monte salari 2021), che salgono a circa 140 Euro includendo lo 0,22% per il trattamento accessorio. Gli arretrati medi, al netto dell’indennità di vacanza contrattuale, ammontano a 2.357 Euro, come confermato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, che ha definito il rinnovo “un riconoscimento concreto dell’impegno e della professionalità di chi garantisce ogni giorno Servizi essenziali ai Cittadini”.

Zangrillo ha inoltre annunciato l’imminente avvio della nuova tornata 2025-2027, con l’Atto di indirizzo già trasmesso all’Aran e la previsione di ulteriori risorse stanziate nella “Legge di bilancio 2026”.

Le novità per il personale degli Enti Locali

L’Aran ha evidenziato cinque ambiti di innovazione:

  • Orario di lavoro flessibile: in via sperimentale, il lavoro settimanale potrà essere articolato su quattro giorni; riconosciuto inoltre il buono pasto anche per chi opera in smart working.
  • Ordinamento e progressioni: proroga al 31 dicembre 2026 delle procedure in deroga per le progressioni tra aree; aumento del tetto della retribuzione di posizione per gli incarichi di Elevata Qualificazione (da 18.000 a 22.000 Euro); per la Polizia locale, possibilità di cumulo tra incentivi del “Codice della Strada” e indennità di Ordine pubblico.
  • Relazioni sindacali e innovazione: obbligo di confronto sindacale sul “Piano triennale dei fabbisogni di personale”; potenziamento dell’Organismo paritetico per l’Innovazione (Opi), che dovrà riunirsi almeno due volte l’anno, affrontando temi di transizione digitale e ambientale, intelligenza artificiale e stress lavoro-correlato.
  • Tutele sociali e welfare: introdotto il patrocinio legale gratuito per i dipendenti vittime di aggressioni; ampliate le assenze escluse dal comporto per terapie salvavita; esteso il welfare aziendale (anche per mobilità sostenibile e assistenza familiare); possibilità di aumentare i giorni di lavoro agile per chi ha esigenze di salute o cura.
  • Aspetti economici comuni: conglobamento parziale dell’indennità di comparto nello stipendio tabellare, con effetti positivi sul calcolo di vari istituti retributivi; nuova disciplina per il personale turnista nei giorni festivi.

La posizione di Anci

In un Comunicato diffuso lo stesso giorno, Anci ha espresso soddisfazione per il raggiungimento dell’Intesa, definendo il rinnovo “un passo avanti significativo per i dipendenti comunali”, che riconosce l’impegno dei lavoratori e consolida le innovazioni introdotte con il precedente Contratto. L’Associazione sottolinea soprattutto la conferma dell’attuale ordinamento professionale e l’attenzione dedicata agli incentivi per la qualificazione del personale e alle funzioni esercitate in forma associata o di Protezione civile, fondamentali per la gestione territoriale e la Sicurezza locale.

Un equilibrio tra aspettative e sostenibilità

Per il Presidente dell’Aran, l’Accordo raggiunto “rappresenta un equilibrio tra le legittime aspettative del personale e la sostenibilità del sistema”. Il rinnovo, atteso da oltre 15 mesi, si inserisce in una stagione contrattuale che mira a valorizzare il lavoro pubblico locale e a rafforzare la capacità amministrativa degli Enti, in linea con le sfide della Digitalizzazione e dell’attuazione del “Pnrr”.