Riduzione del disagio abitativo: ripartite per Regioni le somme relative al “Fondo destinato agli inquilini morosi” per l’annualità 2018

È stato pubblicato, sulla G.U. n. 166 del 19 luglio 2018, il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti datato 31 maggio 2018, relativo al riparto per l’annualità 2018 del “Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli”.

Ricordiamo che per “morosità incolpevole” si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare.

Tra le specifiche cause di morosità incolpevole rientrano:

  • la perdita di lavoro per licenziamento;
  • accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro;
  • cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;
  • mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;
  • cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;
  • malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.

Le risorse, per l’anno 2018, del “Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli” ammontano ad Euro 45.841.330,97. Sono le Regioni ad individuare i Comuni ad alta tensione abitativa di cui all’Elenco approvato con Delibera Cipe n. 87 del 13 novembre 2003, i Comuni Capoluogo di Provincia attualmente non inclusi ed i Comuni ad alto disagio abitativo individuati nelle programmazioni regionali, a cui destinare le risorse del “Fondo” unitamente ad eventuali stanziamenti regionali.

Alle Regioni inoltre spetta il compito di assicurare il monitoraggio, sia sull’utilizzo delle risorse relative al “Fondo”, sia su altri eventuali stanziamenti regionali, secondo le specifiche che sono state definite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.