Servizi demografici: la Bolivia aderisce alla Convenzione dell’Aja, per i documenti “apostillati” non serve la legalizzazione consolare

Non è più necessario chiedere la legalizzazione consolare di atti pubblici boliviani, già muniti di “apostille”. Ciò in quanto, in applicazione della Legge n. 967/2017, il 7 maggio 2018, per lo Stato plurinazionale della Bolivia è entrata in vigore Convenzione sull’Apostille dell’Aja del 5 ottobre 1961.
A comunicarlo, con la Circolare n. 11 del 3 luglio 2018, è stato il Ministero dell’Interno-Direzione centrale per i Servizi demografici, che ha a sua volta recepito le indicazioni veicolate dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
Nel Documento di prassi si ricorda che l’art. 3 della citata Convenzione prevede che gli atti c.d. “postillati” non necessitano di ulteriori formalità. I Comuni sono pertanto invitati a non inoltrare richieste di legalizzazione o altro adempimento per atti e documenti boliviani da far valere in Italia.
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