“Spending review”: linee guida per gli Enti Territoriali

Con il Comunicato-stampa 30 luglio 2019, la Corte dei conti ha reso noto che la Sezione delle Autonomie ha approvato (Delibera n. 20/2019) le linee-guida e le metodologie per l’attuazione della disciplina sulla spending review, prevista dall’art. 6, comma 3, del Dl. n. 174/2012, convertito con modificazioni dall’art. 1, comma 1, della Legge n. 213/2012. In particolare, detti strumenti, finalizzati in via principale a uniformare le attività di verifica svolte dalle singole Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti dirette alla razionalizzazione della spesa pubblica, perseguono altresì lo scopo di sostenere il continuo processo di cambiamento del management degli Enti Territoriali.

Con il Comunicato stampa 30 luglio 2019, la Corte dei conti ha reso noto che la Sezione delle Autonomie ha approvato (Delibera n. 20/2019) le Linee-guida e le metodologie per l’attuazione della disciplina sulla spending review, prevista dall’art. 6, comma 3, del Dl. n. 174/2012, convertito con modificazioni dall’art. 1, comma 1, della Legge n. 213/2012.

In particolare, detti documenti, finalizzati in via principale a uniformare le attività di verifica svolte dalle singole Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti dirette alla razionalizzazione della spesa pubblica, perseguono altresì lo scopo di sostenere il continuo processo di cambiamento del management degli Enti Territoriali.

Le metodologie, elaborate a partire dagli Indicatori della banca-dati “OpenCivitas” per i Comuni delle Regioni a statuto ordinario, sono un’assoluta novità e “costituiscono uno strumento di ausilio nella gestione delle risorse pubbliche locali”, per favorire una “nuova cultura” in cui la revisione della spesa non rappresenti “mera adesione a uno schema standardizzato di formalismo comportamentale burocratico imposto dall’esterno” ma l’effetto di “relazioni dialogiche all’interno dell’Ente e di un fattivo confronto tra l’Organo politico e la struttura amministrativa sulle scelte operate”.

Completa il quadro degli strumenti di controllo il Questionario, articolato in 3 Sezioni: sui risultati conseguiti dall’Ente sul versante del contenimento della spesa (Sezione 1), sul rispetto delle discipline vincolistiche (Sezione 2) e sulle misure organizzative discrezionalmente adottate dall’Ente per la razionalizzazione della spesa (Sezione 3).

Le metodologie, elaborate a partire dagli Indicatori della banca-dati “OpenCivitas” per i Comuni delle Regioni a Statuto ordinario, sono infatti un’assoluta novità e “costituiscono uno strumento di ausilio nella gestione delle risorse pubbliche locali”, in vista di una nuova cultura in cui la revisione della spesa non rappresenti “mera adesione a uno schema standardizzato di formalismo comportamentale burocratico imposto dall’esterno” ma l’effetto di “relazioni dialogiche all’interno dell’Ente e di un fattivo confronto tra l’Organo politico e la struttura amministrativa sulle scelte operate”.

Completa il quadro degli strumenti di controllo il Questionario, articolato in 3 Sezioni: sui risultati conseguiti dall’Ente sul versante del contenimento della spesa (Sezione 1), sul rispetto delle discipline vincolistiche (Sezione 2) e sulle misure organizzative discrezionalmente adottate dall’Ente per la razionalizzazione della spesa (Sezione 3).