Anticorruzione: gli indirizzi dell’Anac per proteggere l’anonimato dei dipendenti pubblici che denunciano illeciti (whistleblower)

Proteggere l’anonimato di chi “informa” su illeciti all’interno delle Pubbliche Amministrazioni: è questa la finalità della Determinazione n. 6 del 28 aprile 2015 dell’Autorità nazionale Anticorruzione. L’Ente guidato da Raffaele Cantone, con questo atto, mette nero su bianco le regole precise per la tutela dei dipendenti pubblici che segnalano condotte illecite, prendendo le mosse dalla Legge n. 190/12, che riconosceva una generica e astratta protezione, che l’Anac vuole adesso specificare nelle modalità.
Se si vuole combattere il malcostume e il cattivo affare, la prima cosa da fare è evitare che il dipendente, venuto a conoscenza di condotte
Related Articles
Patto di stabilità interno: computabilità delle risorse di competenza comunitaria
Nella Delibera n. 94 dell’11 febbraio della Corte dei conti Sicilia, un Sindaco formula una richiesta in materia di Patto
Dirigenti: la prestazione lavorativa non è vincolata in termini orari ma deve essere funzionale alle esigenze della struttura di cui è responsabile
Il Dipartimento della Funzione pubblica, con il Parere DFP43784 del 2 luglio 2020, pubblicato sul sito istituzionale il 25 novembre
Estinzione di una Ipab: il personale può essere assorbito dal Comune solo se ha superato un concorso pubblico
Nella Delibera n. 4 del 4 febbraio 2016 della Corte dei conti Autonomie, la Sezione è chiamata ad analizzare una