In vista della ricerca commissionata a BolognaFiere Water&Energy dal titolo “Sostenibilità del settore idrico locale: capacità di innovazione e capacità di spesa” che sarà presentata ad Accadueo il 27 novembre (qui il link per iscriversi all’evento), è stato intervistato Francesco Maffini, Responsabile Asset Management della Direzione Acqua di Hera.
Tra le domande dell’intervista completa che sarà pubblicata all’interno della ricerca, è stato chiesto quali fossero le principali criticità del Servizio idrico integrato italiano. Tra queste, secondo Maffini, è importante riflettere sull’effetto tangibile del “climate change”. “Non è più un fattore localizzato – afferma Maffini – Queste tragedie sono diffuse. I regimi di piovosità sono decisamente cambiati e hanno conseguentemente degli impatti, anche rispetto alla gestione del servizio idrico integrato, sul mondo fognario depurativo, pur mostrando anche l’altra faccia della medaglia del problema, che sono le crisi idriche per la mancanza d’acqua. Abbiamo assistito tutti a quanto è accaduto, e sta ancora accadendo nel Mezzogiorno, in particolar modo in Sicilia con una situazione che invece due anni fa era completamente ribaltata e quindi vedeva un nord in crisi da un punto di vista degli approvvigionamenti.
Questo per far capire che siamo di fronte a un contesto ormai di cambiamento nazionale. Per questo motivo, il servizio integrato deve investire per creare soluzioni di adattamento infrastrutturale a questi cambiamenti climatici. Lo sta già facendo in quei contesti di gestione di cui sopra, che risultano essere pronti, preparati, industrializzati. Si deve agire sul lato delle fonti, sul lato degli approvvigionamenti, ma anche sul lato della resilienza dei sistemi di drenaggio urbano“.