“Nuovo Codice degli Appalti”: contratti più che dimezzati dopo l’entrata in vigore. Busia, “necessario rafforzare le Stazioni appaltanti”

Stando alle elaborazioni della Banca-dati Anac, è stata registrata una frenata dei Contratti pubblici a luglio 2023, dopo l’entrata in vigore del “Nuovo Codice degli Appalti”, rispetto al mese di giugno.

Un Comunicato-stampa, diramato da Anac lo scorso 1° agosto 2023, informa che, stando alle elaborazioni della Banca-dati Anac, è stata registrata una frenata dei Contratti pubblici a luglio 2023, dopo l’entrata in vigore del “Nuovo Codice degli Appalti”, rispetto al mese di giugno, l’ultimo regolato dal precedente “Codice”. 

Stando al Comunicato-stampa dell’Autorità, se si guardano gli importi, per quanto concerne le forniture a luglio ne sono state avviate circa 1/4 di quelle realizzate nel mese di giugno. Per i lavori il calo è ancora più marcato: circa 1/7 di quelli registrati nel mese di giugno. Per i servizi poco più di 1/5.
Per quanto riguarda il numero degli affidamenti, le percentuali di calo sono minori, ma comunque molto significative: i Contratti pubblici sono più che dimezzati, anche tenendo conto anche delle richieste di “Cig” non ancora perfezionate.

Il Presidente Busia ha commentato i dati sottolineando che il calo “in parte è fisiologico che l’entrata in vigore di nuove regole comporti un rallentamento per la necessità di adattarsi alle novità dei testi. Dobbiamo, tuttavia, stare molto attenti, e lavorare a fianco delle Stazioni appaltanti per aiutarle e supportarle, come Anac sta facendo con molto impegno”. Busia ha anche ribadito l’importanza della qualificazione per le Stazioni appaltanti: “Purtroppo, pesa in particolare il fatto che non si sia investito sufficientemente per rafforzare le Stazioni appaltanti, qualificandole adeguatamente, anche attraverso l’assunzione di nuovi funzionari capaci di applicare in modo corretto le nuove regole. Ce ne rendiamo conto anche misurando il processo di qualificazione, dove il numero delle stazioni appaltanti qualificate sta aumentando, ma a un ritmo molto più lento”.