Una Notizia, pubblicata in data 28 gennaio 2025 sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rende noto che, nella stessa data, si è tenuta, presso la sede del Mit, una Riunione del Tavolo sulla Casa, presieduta dal Vice-Presidente del Consiglio e Ministro, Matteo Salvini. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra Governo e Stakeholder del Settore immobiliare ed edilizio, con l’obiettivo di illustrare le Linee-guida interpretative per l’attuazione del Dl. “Salva Casa”, il nuovo pacchetto di Misure per la semplificazione burocratica in ambito edilizio.
Secondo il Ministro Salvini, il Decreto avrà un impatto significativo per milioni di italiani, consentendo di risolvere molte delle attuali criticità relative alla legittimazione degli immobili, con effetti positivi anche sul mercato immobiliare e sugli affitti.
Le principali novità del Dl. “Salva Casa”
Il Decreto introduce un insieme di strumenti volti a ridurre la burocrazia e facilitare la regolarizzazione delle difformità edilizie, oltre a incentivare il recupero e la valorizzazione del Patrimonio immobiliare.
Le principali Misure riguardano:
1. Verifica dello stato legittimo dell’immobile
- Prima: per qualsiasi Intervento edilizio, il Cittadino doveva dimostrare la storia completa dell’immobile, verificando tutti i titoli edilizi pregressi.
- Ora: basterà fare riferimento all’ultimo Intervento eseguito, nel caso in cui il Comune abbia già verificato la regolarità dei titoli precedenti.
Le Linee-guida del Mit specificheranno che la verifica dei titoli precedenti da parte del Comune potrà essere presunta qualora il Cittadino abbia indicato correttamente gli estremi dei titoli edilizi pregressi nei documenti presentati.
2. Procedimenti edilizi a “finalità multipla”
- Prima: per il cambio d’uso di un immobile era necessario presentare Istanze separate per la modifica della destinazione d’uso e per le Opere edilizie collegate.
- Ora: è possibile unificare le richieste in un’unica procedura, risparmiando tempo ed evitando iter separati.
Le Linee-guida chiariranno che questa semplificazione non riguarda solo i cambi d’uso, ma può essere applicata a qualsiasi trasformazione edilizia prevista dal Dl.
3. Sanatoria per difformità su immobili vincolati
- Prima: le difformità, anche minime, sugli immobili soggetti a vincolo erano difficilmente sanabili, soprattutto in caso di aumento di volume o superficie.
- Ora: il Dl. “Salva Casa” introduce la possibilità di ottenere una sanatoria anche per interventi su immobili vincolati, previa acquisizione del parere favorevole della Soprintendenza e della Regione.
Le Amministrazioni preposte dovranno esprimere il proprio parere entro termini certi, e il meccanismo del silenzio-assenso garantirà che i procedimenti non si protraggano indefinitamente.
4. Regolarizzazione delle varianti su edifici costruiti prima del 1977
- Prima: non era prevista una procedura per sanare le varianti edilizie effettuate su immobili costruiti prima del 30 gennaio 1977, data di entrata in vigore della “Legge Bucalossi”.
- Ora: è possibile regolarizzare queste varianti presentando una “Scia” in sanatoria e pagando una Sanzione compresa tra 1.032 e 10.328 Euro.
I Comuni non saranno tenuti a verificare la conformità delle varianti rispetto alla disciplina urbanistica vigente, riducendo i tempi di istruttoria.
5. Estensione delle tolleranze edilizie
- Il Dl. “Salva Casa” amplia la possibilità di considerare alcune irregolarità come tolleranze costruttive, escludendole dal novero delle violazioni edilizie.
- Le Linee-guida chiariranno che questa semplificazione si applica anche agli immobili vincolati, nei limiti previsti dalla Legge.
6. Sanzioni e criteri per la determinazione delle penali
- Il decreto stabilisce che il pagamento della “Scia” in sanatoria deve avvenire in due fasi:
- Versamento iniziale al momento della presentazione dell’istanza.
- Conguaglio sulla base della valutazione dell’Agenzia delle Entrate.
- Le Linee-guida Mit forniranno ai Comuni criteri standard per calcolare l’aumento del valore venale degli immobili ai fini della determinazione della sanzione.
7. Mutamento di destinazione d’uso: nuove semplificazioni
- Viene introdotta la possibilità di modificare la destinazione d’uso di un immobile tra le categorie funzionali più affini (residenziale, turistico-ricettiva, produttiva-direzionale e commerciale), senza dover affrontare procedure complesse.
- Le Linee-guida chiariranno che eventuali restrizioni devono essere stabilite in modo esplicito dagli strumenti urbanistici comunali approvati dopo l’entrata in vigore del Decreto.
8. Eliminazione di oneri urbanistici e obbligo di reperimento aree
- Per i cambi di destinazione d’uso, non sarà più necessario reperire aree per Servizi pubblici o parcheggi.
- Le Linee-guida Mit confermeranno che il Cittadino non dovrà pagare gli oneri di urbanizzazione primaria se l’immobile si trova in un’area già urbanizzata.
9. Recupero dei sottotetti: nuove deroghe sulle distanze minime
- Il Decreto introduce una deroga alle distanze minime tra edifici per il recupero dei sottotetti a fini abitativi, purché non si alterino volume e sagoma dell’edificio.
- Le Linee-guida Mit spiegheranno che questa deroga si applica in tutte le regioni che hanno già legiferato sul recupero dei sottotetti, evitando conflitti normativi.
Il coinvolgimento di Esperti e Stakeholder
Al Tavolo hanno partecipato numerosi rappresentanti di Associazioni di categoria, Istituzioni pubbliche e professionisti del Settore immobiliare, tra cui l’Agenzia del Demanio, l’Associazione Bancaria Italiana, Ance, Confedilizia, Ordini professionali di Ingegneri e Architetti, Fimaa, Anci e Upi.