Cassazione: in materia tributaria nulla osta alla rilevanza penale dell’abuso del diritto

La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 3307 del 23 gennaio 2015, ha affermato che, in materia tributaria, nulla osta, a livello di ordinamento nazionale ed europeo, alla rilevanza penale dell’abuso del diritto, in ragione del rispetto del principio di capacità contributiva, art. 53, comma 1, della Costituzione, e del principio di progressività dell’imposizione, art. 53, comma 2, della Costituzione, dovendosi desumere da tali principi che il contribuente non possa trarre indebiti vantaggi fiscali dall’utilizzo in modo distorto di strumenti giuridici idonei a ottenere un risparmio fiscale in mancanza di ragioni economicamente apprezzabili che possano giustificare l’operazione. Dal punto di vista tributario, dal divieto di abuso del diritto discende l’inopponibilità all’Amministrazione finanziaria, per ogni profilo di indebito vantaggio tributario che il contribuente pretenda di far discendere dall’operazione elusiva, del negozio utilizzato per ottenere un’agevolazione o un risparmio di imposta.