(Adnkronos) – “Qualsiasi miglioramento delle attuali condizioni estremamente restrittive del nostro Paese, che non ha eguali in Europa, va bene. La direzione di orientarsi verso l’allentamento delle misure e verso il cambio di modalità della circolazione delle persone che arrivano in Italia dall’estero è sicuramente positiva”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Gianni Rebecchi, presidente nazionale di Assoviaggi Confesercenti, Associazione italiana agenzie di viaggi e turismo. “Dobbiamo ricordare – afferma – che il turismo incideva molto nel pil del Paese. Negli ultimi due anni sono state varate misure estremamente restrittive e posso dire addirittura proibitive per gli stessi cittadini italiani per muoversi”.
“A differenza di altri paesi europei – sottolinea Rebecchi – l’Italia è l’unico paese che pone il divieto per turismo per la maggioranza dei Paesi a livello globale. Come operatori del turismo, stiamo dunque vivendo un paradosso: siamo un’isola infelice in un sistema che invece si sta normalizzando, quindi un mercato globale dove le regole sono state allentate. Tutt’oggi siamo ancora un Paese con un segnale di negatività per raggiungerci, ben vengano dunque le nuove regole”.
“Fronte turismo – avverte – diventa difficile dopo due anni di misure estreme competere in un mercato globale che invece si sta normalizzando. Per questo diciamo sì alla precauzioni e sì a un orientamento che dica sostanzialmente che chi è vaccinato può liberamente circolare con le precauzioni dovute in tutti i Paesi”.
Riferendosi poi all’abbandono da parte del ministro Garavaglia del cdm di ieri commenta: “Ha probabilmente seguito la linea che gli ha indicato il partito. Il ministro ha sempre dato indicazioni, anche in qualità della funzione che svolge, di orientare il nostro Paese a riportarlo ad una normalizzazione. Probabilmente cercava uno scatto maggiore rispetto a questo e nelle condizioni del cdm ha seguito la linea indicata. Tuttavia vediamo prossimamente, sicuramente tutto il mondo imprenditoriale del settore turismo, che è anche rappresentato dal ministro Garavaglia, chiede questa normalizzazione perché ormai è troppo tempo che stiamo vivendo situazioni di misure estreme di contenimento della pandemia e soprattutto il cambio delle regole ogni settimana. Questo è un danno non solo per il turismo, ma per tutti i cittadini”.