Covid Germania, 40mila contagi: Berlino ‘chiude’ ai non vaccinati

La Germania sfiora i 40mila contagi covid, con una scenario oggi da zona rossa. A Berlino si delinea un lockdown per non vaccinati, mentre la cancelliera Angela Merkel chiede una riunione d’emergenza ai Laender per arginare la nuova ondata. Il quadro nel paese è sempre più allarmante dopo i dati diffusi dall’Istituto Robert Koch: 39.676 nuove infezioni, altri 236 morti e un’incidenza che sale a 232,1 casi ogni 100.000 abitanti. Ce n’è abbastanza per far scattare l’allarme a livello federale.  

Merkel ha chiesto una riunione d’urgenza con i premier dei diversi Laender per fronteggiare la situazione. Il virus “si sta diffondendo in modo drastico”, ha detto il portavoce del governo Steffen Seibert affermando che è necessaria una “risposta rapida e unita”. “Il virus non tiene conto di processi politici e periodi di transizione”, ha poi aggiunto, riferendosi al processo di formazione del nuovo esecutivo. Merkel più volte ha detto di essere pronta ad una conferenza dei premier regionali che finora non hanno dato il loro consenso unitario. Una delle cose da affrontare, secondo la cancelliera, sono misure per aumentare il ritmo delle vaccinazioni. Non è da escludere l’introduzione di misure legate al numero dei ricoveri: oltre una determinata soglia, quale scatterebbero restrizioni aggiuntive.  

In attesa di passi coordinati, arrivano provvedimenti locali di rilievo. La Baviera, come anticipa Tagesschau, si appresta a varare lo stato d’emergenza per consentire alle autorità locali di operare in modo più fluido e rapido nel contrasto alla diffusione del contagio. A Berlino viene adottato il ‘modello Austria’, con una sorta di lockdown per non vaccinati. Un tampone negativo non sarà più sufficiente per andare al ristorante, al cinema o al teatro. E nemmeno per accedere, all’aperto, ad eventi sportivi con oltre 2.000 spettatori: bisogna essere vaccinati o guariti dal coronavirus. 

Parallelamente, la Germania continua a spingere la campagna di vaccinazione. Il Paese ha appena toccato quota 312.000 dosi quotidiane, il record da agosto. In Germania, in piena quarta ondata di Covid, ieri sono state somministrate 312mila dosi di vaccino, il numero più alto di immunizzazioni dallo scorso agosto. “La direzione è giusta, ma ancora non è abbastanza per interrompere lo slancio” in avanti della pandemia, ha scritto su Twitter il ministro della Sanità, Jens Spahn, rendendo noti questi dati. Il numero dei completamente vaccinati in Germania rimane sotto il 70%, precisamente al 67,3%.
 

Il Comitato permanente per le vaccinazioni Stiko nel frattempo raccomanda che le persone di età pari o inferiore a 30 anni vengano vaccinate contro Covid solo utilizzando il vaccino di Pfizer/BioNTech. Questo perché – secondo quanto riporta l’analisi dell’organismo consultivo tedesco – il prodotto in questione ha mostrato una minore incidenza di infiammazioni cardiache in questa fascia d’età rispetto all’altro vaccino a mRna, quello di Moderna. La raccomandazione di utilizzare Pfizer/BioNTech sui giovani vale per i richiami anche se il primo ciclo vaccinale è stato effettuato utilizzando un prodotto diverso. 

Il comitato Stiko, attivo presso il Robert Koch Institute, ha anche affermato che le donne in gravidanza, indipendentemente dall’età, dovrebbero essere immunizzate utilizzando Pfizer/BioNTech.