Il Dl. 22 dicembre 2019 n. 162, cd. “Milleproroghe 2020” è attualmente in discussione alla Camera dei Deputati e oggi 12 febbraio 2019 verrà sottoposto all’esame dell’Aula. Il fulcro della discussione parlamentare al momento riguarda l’inserimento o meno dell’emendamento cosiddetto “Lodo Conte-bis” riguardante il decadimento della prescrizione per determinati tipi di reati, frutto di un accordo tra alcune delle forze di Maggioranza, il cui eventuale voto metterebbe a rischio la maggioranza stessa alla Camera.
A seguito dei passaggi avvenuti nei giorni precedenti nelle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio, il testo del Ddl. di conversione del Dl. n. 162/2019 approderà in Aula per l’approvazione definitiva e una volta raggiunta, il testo di conversione verrà trasmesso al Senato per l’approvazione finale. Data la scadenza ultima della conversione fissata al 29 febbraio 2020, si prevede che le eventuali modifiche od integrazioni verranno tutte effettuate alla Camera per poi compiere un mero passaggio formale di approvazione di tali modifiche al Senato.
Al fine di volgere uno sguardo complessivo sul Provvedimento, il Dl. n. 162/2019 contiene numerose misure, come la proroga del “Bonus verde”, ovvero la detrazione al 36% sui costi per i lavori di sistemazione di balconi e giardini delle abitazioni, con spesa massima detraibile di 5.000 Euro e scadenza ultima spostata al 31 dicembre 2020. Vengono prorogati anche gli incentivi per l’acquisto di motorini e scooter ibridi ed elettrici nel caso in cui vengano rottamati gli Euro 0, 1, 2 e 3. Altro rinvio riguarda quello dell’aumento delle tariffe autostradali al 31 luglio 2020.
Una misura che coinvolge anche gli Enti Locali è lo slittamento a luglio 2020 dell’obbligo di utilizzo della Piattaforma PagoPa per i pagamenti della P.A. Stesso rinvio anche per il Bollo auto, che inizialmente era previsto per gennaio 2020. Viene rinviato anche il termine per la stabilizzazione del Personale precario della Pubblica Amministrazione al 31 dicembre 2021, così stessa data anche per la fine del mercato tutelato delle bollette di luce e gas e il passaggio al mercato libero.
Con i lavori per la conversione in Legge del Dl. n. 162/2019 vengono prorogati anche gli stati d’emergenza di alcuni territori, come nel caso di Genova: l’indennità per chi ha perso il lavoro a causa del crollo del Ponte Morandi diventa di 24 mesi anziché 12. Prorogato lo stato d’emergenza anche per la zona di Campobasso e per i Comuni colpiti dal terremoto del 16 agosto 2018. Infine, un’altra proroga riguarda le vittime di violenza che avranno più tempo per chiedere il risarcimento, con le istanze valide fino al 30 giugno.
Alcuni tra gli emendamenti presentati in Commissione Affari costituzionali e Bilancio riguardano gli Enti Locali, tra i 15 presentati dall’Esecutivo e i 21 dei Relatori.
Gli emendamenti governativi di maggior interesse per gli Enti Locali riguardano:
- la previsione di un meccanismo finalizzato a contenere gli effetti sul risultato di amministrazione (“E”) dell’applicazione obbligatoria a partire dal rendiconto 2019 del metodo “ordinario” ai fini del calcolo del “Fcde”; si consente agli Enti Locali di ripianare in 15 anni il maggiore disavanzo dovuto all’incremento del “Fcde” che eventualmente scaturirà dal passaggio dal metodo “semplificato” precedentemente adottato negli anni dal 2015 al 2018. Tale possibilità di ripiano dovrà essere deliberata dal Consiglio comunale dell’Ente, previo parere dell’Organo di revisione, entro i 45 giorni successivi all’approvazione del rendiconto 2019. Ai fini del ripiano graduale viene data la possibilità all’Ente Locale di utilizzare i proventi derivanti da alienazione di beni patrimoniali disponibili, le economie di spesa e tutte le entrate, con esclusione di quelle provenienti dall’assunzione di prestiti e di quelle con specifico vincolo di destinazione;
- la possibilità per gli Enti Locali che in conseguenza della Sentenza Corte Costituzionale n. 4/2020 (impossibilità di utilizzare il Fondo anticipazione di liquidità ai fini dell’accantonamento al “Fcde”) determineranno un peggioramento del risultato di amministrazione 2019 (“E”) rispetto all’esercizio precedente di ripianare il maggior disavanzo di amministrazione, per ogni anno a decorrere dal 2020, per un importo pari all’ammontare dell’anticipazione rimborsata nel corso dell’esercizio; sarà data la possibilità anche agli Enti Locali interessati in disavanzo di poter applicare al bilancio di previsione la quota del risultato di amministrazione accantonata come Fondo anticipazione di liquidità. L’emendamento indica anche la modalità di contabilizzazione.
Altri emendamenti governativi d’interesse sono relativi:
- alla variazione del comma 4-bis del Dlgs. n. 6/2010 per stabilire che, a decorrere dall’anno 2020 e fino al 31 dicembre 2022, Formez PA potrà fornire forme di assistenza, in sede o distanza, anche mediante l’utilizzo di specifiche professionalità,
– a favore dei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti per il sostegno delle attività istituzionali fondamentali, e
– a favore dei Comuni in disseto finanziario o che abbiano deliberato la Procedura di riequilibrio pluriennale per il sostegno alla gestione finanziaria e contabile.
- alla previsione che i Comuni con ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato o con “Piano di riequilibrio pluriennale” approvato potranno reclutare prioritariamente personale di livello apicale degli Uffici preposti alla gestione finanziaria e contabile, nel rispetto di quanto già previsto dall’art. 33, comma 2, del Dl. 30 aprile 2019, n. 34 (requisiti e limiti di spesa per procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato) e dal Titolo VIII del Dlgs. n. 267/2000 (disposizione in materia di personale per gli Enti Locali deficitari o dissestati);
- al rinvio dell’introduzione dell’Imposta unica dei Tributi comunali.
Altre misure riguardano la tutela del mercato del lavoro, come l’assunzione di 1.600 ricercatori universitari, il rafforzamento delle tutele previste per gli operatori call center, di rafforzamento del reddito dei lavoratori ex Ilva e Merloni.
Il “Decreto Milleproroghe” contiene anche nuove regole per lo Spid, l’identità digitale, che diventerebbe gratuito e più sicuro: il Ministero dell’Interno diventerà l’unico identity provider per l’erogazione del pin e, contestualmente, prevedere l’istituzione di un Sistema comune d’identificazione (Scid), cioè un filtro con il quale, attraverso la propria carta d’identità elettronica, sarà possibile verificare il possesso delle abilitazioni per il rilascio.