Sospensione immediata della procedura avviata dal Ministero dell’Economia e Finanze in applicazione delle norme sul c.d. “diritto di rivalsa” che sarà applicata nei confronti dei Comuni, per il recupero delle sanzioni inflitte all’Italia dall’Europa a causa degli inadempimenti sulle discariche abusive. A chiederlo è il Presidente dell’Anci, Piero Fassino, in una lettera inviata il 20 maggio 2016 al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, al Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, al Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e al Ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa.
Fassino ha chiesto di trovare una soluzione urgente che consenta di non far gravare il peso delle sanzioni unicamente sulle Amministrazioni comunali, evidenziando che le responsabilità sono riconducibili anche ad altri livelli di governo.
“Le maggiori criticità riguardano – stando a quanto riferito dall’Associazione dei Comuni in una Nota – la ripartizione lineare, per i Comuni interessati dai siti oggetto di infrazione, delle sanzioni comminate dalla Unione Europea allo Stato italiano, senza alcun confronto con gli stessi Enti Locali in merito all’impatto finanziario, alla verifica degli adempimenti già effettuati sui siti di cui sopra e alla ripartizione delle responsabilità statali, da valutare invece caso per caso”.
Il Presidente Fassino vorrebbe portare la questione sul tavolo della Conferenza Unificata il prima possibile e ha auspicato che venga presa in esame già nel corso della riunione prevista il 26 maggio 2016. Nella lettera è stato inoltre chiesto di sottoporre ogni singola fattispecie ad un attento esame affinché possano essere individuate le specifiche responsabilità oggettive degli Enti coinvolti, anche al fine di scongiurare possibili contenziosi.