Discorsi pubblici chiari come antidoto alla polarizzazione delle opinioni: presentato a Palazzo Madama il volume “Verba Manent”

Alla tavola rotonda hanno preso parte, oltre all’autrice Giorgia Bentivogli, i senatori Sandra Zampa e Filippo Sensi, il direttore Ansa Luigi Contu e l’editore Nicola Tonveronachi

La Sala Nassirya di Palazzo Madama è stata teatro di un evento di presentazione del libro “Verba Manent”, il nuovo libro della giornalista Giorgia Bentivogli, edito da Centro Studi Enti Locali e Pacini Editore. L’opera contiene un’approfondita analisi delle tecniche di public speaking e mutua, a titolo esemplificativo, oltre 70 passaggi estratti da alcuni dei discorsi pubblici più celebri, tratti sia dal mondo politico che da quello culturale, ma anche accademico o aziendale, mettendo l’accento sugli elementi che li hanno resi immortali.

Il panel che ha animato il dibattito con l’autrice è stato composto dalla senatrice Sandra Zampa, promotrice dell’iniziativa, Filippo Sensi, senatore che ha ricoperto nel corso della sua carriera ruoli apicali nell’ambito della comunicazione pubblica, Luigi Contu, Direttore Ansa e Nicola Tonveronachi, AD di Centro Studi Enti Locali.

Pronunciamo migliaia di parole ogni giorno – ha detto Giorgia Bentivogli – ma raramente ci prepariamo per farlo. Non a caso oratoria, retorica ed eloquenza hanno, oramai, un significato negativo. Però quello che diciamo resta: ‘verba manent’. In quest’epoca di opinioni polarizzate invece serve che le idee circolino. E solo un discorso chiaro può superare gli steccati. ‘Verba Manent’ guarda ai grandi discorsi del passato per imparare a ‘comunicare con il pubblico’, e non semplicemente ‘parlare in pubblico’“.

Per l’autrice, prepararsi a comunicare chiaramente è un atto etico e per comunicare davvero, ovvero per ‘rendere comune’, i social non bastano. Servono incontro, dialettica e scambio. 

Una posizione che ha trovato concorde anche la senatrice Zampa che ha dichiarato: “Mi fa molto piacere che emerga l’elemento dell’eticità di una comunicazione chiara, e forse anche sincera”, evidenziando poi come i discorsi pubblici attuali molto spesso non siano caratterizzati dal rispetto di questi principi. 

Per il senatore Sensi Verba Manent è, nel panorama editoriale italiano, “se non l’unico, uno dei pochissimi manuali nel panorama editoriale italiano che prepara minuziosamente alla intelaiatura e alla fattura artigianale dei discorsi pubblici”, dall’ispirazione alla ricerca, dalla cura dell’esposizione al contesto. Un’attenzione, quella verso il discorso pubblico, reputata fondamentale da Filippo Sensi, che ha dichiarato che “il declino del discorso pubblico sta dentro al declino delle istituzioni parlamentari e sta dentro il declino della nostra democrazia”.

Come ricordato da Luigi Contu, una delle peculiarità del testo è quella di illustrare una serie di regole e consigli, anche attraverso la citazione di “discorsi straordinari che sono dentro la nostra coscienza, la nostra memoria, pronunciati da giganti della storia mondiale che sono veramente dei punti di cambiamento del corso dell’umanità, come Reagan che disse ‘butta giù questo muro, Mr Gorbačëv’, che è una frase straordinaria, di una potenza devastante, e che è stato uno dei fattori determinanti di quel processo storico che ci ha portato oggi dove siamo”.

Dal canto suo, l’editore Nicola Tonveronachi ha evidenziato di aver accolto e supportato con convinzione questa progetto “per il valore innovativo e di rottura del suo messaggio: prepararsi, studiare, approfondire, curare, il discorso pubblico, che non si dissolve ma rimane, per chi ascolta e per chi ascolterà o leggerà in futuro. Il discorso pubblico come testimonianza del presente e per il futuro. A maggior ragione per il target a cui si rivolge il lavoro della nostra società: la pubblica amministrazione nell’accezione allargata”. 

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