Perugia, presentato “Parla il Colle” di Carlo Bartoli: i discorsi di fine anno come specchio del Paese

Presentato il libro di Carlo Bartoli in Provincia a Perugia, giovedì 18 settembre ore 17.00

“Ci sono grandi mancanze che si rinvengono leggendo i discorsi di fine anno dei Presidenti della Repubblica. La più grave è quella della parola Mafia, mai espressamente menzionata in oltre 70 anni, neanche dopo la scomparsa di Falcone e Borsellino”. Questa una delle riflessioni sui discorsi di fine anno dei Presidenti della Repubblica italiana, condivise dal Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli con coloro che hanno assistito alla presentazione del suo ultimo libro “Parla il Colle” (Centro Studi Enti Locali Editore e Pacini Editore), tenutasi giovedì 18 settembre alle 17.00 nel Palazzo della Provincia di Perugia.

L’evento si è aperto con i saluti istituzionali di Luca Benedetti, presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, seguito da quelli di Francesca Pasquino, consigliera della Provincia di Perugia, che ha definito il libro come “un viaggio bellissimo nella storia civile e istituzionale del nostro Paese. ‘Parla il Colle’ – ha detto la consigliera provinciale – ci invita a riscoprire il valore della parola istituzionale, che non urla e non divide, ma costruisce”.

Tommaso Bori, vicepresidente della Regione Umbria, con deleghe alla Cultura, Bilancio, PNRR, digitale e patrimonio culturale, ha messo l’accento sul valore del volume, definito “prezioso perché ci consente di comprendere l’evoluzione del nostro Paese attraverso le parole rivolte alla cittadinanza ogni anno prima dell’inizio del nuovo anno. Ogni Paese ha il proprio rito, da noi il rito comune che supera classi sociali, età e appartenenze politiche, è l’ascolto delle parole del Colle”.

Nel corso del dialogo con Luca Ginetto, caporedattore della redazione Rai del Tgr Umbria, l’autore ha messo l’accento sul fatto che, con l’andare degli anni, “questo discorso è diventato sempre più importante e si è cominciato a diffonderlo a reti unificate per quanto era ascoltato, non viceversa”. Secondo Bartoli, tra i presidenti che hanno dimostrato particolare lucidità e capacità di interpretazione degli avvenimenti storici che si prefiguravano nel corso dei loro mandati, spiccano Sandro Pertini e Carlo Azeglio Ciampi. Quest’ultimo, ad esempio, è stato – secondo il presidente nazionale ODG – capace di prevedere con largo anticipo i “tornanti della storia”, a differenza di altri Capi di Stato come Leone o Saragat che, a dispetto della loro grande statura, non hanno avuto la stessa lungimiranza.