di Angelo “Lucio” Cavallari
Corte dei conti, Sezione seconda giurisdizionale centrale d’Appello, Deliberazione n. 131/2025
Fatto:
L’azione erariale era nata da un’informativa della Guardia di Finanza alla Procura regionale della Regione Calabria riguardante una sentenza di condanna relativa ad un reato di peculato continuato di cui all’art. 314 del “Codice penale”[1] di un dipendente comunale che nel periodo 2012 -2016 aveva effettuato bonifici su conti correnti di cui aveva la disponibilità per un totale di oltre Euro 200.000.
Secondo la Procura con il suo comportamento il convenuto aveva gravemente leso il prestigio, l’onorabilità e l’affidabilità delle Amministrazioni
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