È stato pubblicato, sulla G.U. Serie Generale n. 172 del 25 luglio 2023, il Decreto Mef 7 luglio 2023, rubricato “Individuazione delle fattispecie in materia di Imposta municipale propria (Imu), in base alle quali i Comuni possono diversificare le aliquote di cui ai commi da 748 a 755 dell’art. 1 della Legge 27 dicembre 2019, n. 160”.
Il Decreto, atteso da oltre 3 anni, ha definito le fattispecie in base alle quali i Comuni, a decorrere dall’anno d’imposta 2024, possono diversificare le aliquote Imu.
Il Decreto individua le fattispecie che possono essere oggetto di diversificazione. I Comuni hanno la possibilità di definire le differenziazioni all’interno di ciascuna fattispecie esclusivamente con riferimento alle condizioni individuate all’Allegato “I” al Decreto.
I Comuni dovranno utilizzare l’apposita Piattaforma informatica presente all’interno del “Portale del Federalismo fiscale” anche nel caso in cui non siano effettuate differenziazioni rispetto alle aliquote base definite dall’art. 1, commi da 748 a 755, della Legge n. 160/2019.
La Deliberazione di Consiglio comunale approvata senza il Prospetto generato dalla Piattaforma informatica non è idonea a produrre effetti. Il Prospetto deve essere caricato all’interno del “Portale del Federalismo fiscale” unitamente alla Deliberazione consiliare di approvazione delle aliquote.
Sul sito web del Mef-Dipartimento Finanze verranno rese note le indicazioni operative per l’utilizzo della Piattaforma informatica che per l’anno 2023 verrà resa fruibile solamente a titolo di test.
In caso di erronea indicazione degli estremi della Deliberazione recante un Prospetto già pubblicato sono consentite le correzioni degli estremi e la ritrasmissione dello stesso.
Solamente per il primo anno di applicazione obbligatoria del Prospetto, in mancanza della Deliberazione adottata secondo le modalità sopra riportate, si applicano le aliquote Imu di base, e le stesse continueranno ad applicarsi sino a quando il Comune non approverà una Delibera secondo le corrette modalità.