Dopo che nella giornata di ieri sono state discusse e approvate le mozioni sulla sindrome di Down, sull’epatite C e sui soggetti stomizzati, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per le dichiarazioni di voto e il voto finale del ddl, già approvato dalla Camera, sull’introduzione del delitto di tortura nell’ordinamento italiano. Successivamente l’Aula di palazzo Madama esaminerà il ddl di modifica del Codice Antimafia, quello sul riconoscimento della lingua italiana dei segni e si confronterà sul ddl relativo ai criteri per l’ esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi. Alle 15 è prevista un’informativa del Ministro degli affari esteri Angelino Alfano sulla situazione in Venezuela.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul ddl relativo a disposizioni in materia di cittadinanza, sul disegno di legge per la trasparenza dei partiti politici e sullo schema di decreto legislativo in materia di licenziamento disciplinare. La Giustizia esaminerà il ddl sul Codice antimafia. La Commissione Finanze alle 8.45 ascolterà il sottosegretario per l’economia Pier Paolo Baretta in materia di giochi pubblici. Successivamente proseguirà l’esame del ddl sul diritto alla restituzione del credito depositato, del ddl sulle misure fiscali a sostegno delle famiglie, dell’affare assegnato sui rapporti di FMI e OCSE sulle Agenzie fiscali e del disegno di legge sulle disposizioni fiscali a favore degli studenti con disturbo di apprendimento.

La Commissione Istruzione esaminerà il ddl sul Codice dello spettacolo e, in sede riunita con la Sanità, proseguirà il confronto sull’affare assegnato relativo al progetto Human technopole. La Commissione Lavori pubblici proseguirà l’esame del disegno di legge sull’iscrizione al registro delle opposizioni e di quello per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada. Ascolterà poi il Comandante del Nucleo speciale frodi tecnologiche della Guardia di Finanza nell’ambito dell’esame del ddl sulla delega per la tracciabilità degli autori di contenuti nelle reti sociali. La Commissione Agricoltura esaminerà e svolgerà diverse audizioni sullo schema di decreto legislativo relativo alla disciplina dell’indicazione obbligatoria in etichetta della sede e dell’indirizzo dello stabilimento di produzione o di confezionamento, sul disegno di legge sulla disciplina dell’attività enoturistica e sull’affare assegnato relativo alle nuove tecnologie in agricoltura.

La Commissione Industria riprenderà l’esame del ddl, già approvato dalla Camera, sul commercio equo e solidale, e si confronterà sull’Atto europeo sull’efficienza energetica. In sede riunita con la Territorio proseguirà l’esame del ddl relativo alla composizione dei prodotti cosmetici e alla disciplina del marchio italiano di qualità ecologica. La Commissione Lavoro ascolterà i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, UGL, Confindustria, Alleanza Cooperative, ABI e ANIA sull’affare assegnato relativo all’impatto sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale. La Commissione Sanità svolgerà diverse audizioni sul ddl relativo alle disposizioni anticipate di trattamento. La Commissione Territorio ascolterà i rappresentanti dell’Istituto per la promozione delle plastiche da riciclo sull’Atto comunitario relativo al piano d’azione per economia circolare.

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, dopo che nella giornata di ieri sono state discusse e approvate le mozioni relative al funzionamento dei cosiddetti centri hotspot per i migranti e le mozioni sulle iniziative volte all’estensione dei cosiddetti poteri speciali del Governo al fine di salvaguardare gli assetti proprietari delle aziende italiane di rilevanza strategica, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10 per esaminare la proposta di legge sulla tutela dei minori, la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo, la pdl sulle aree protette e la relazione della Giunta per le autorizzazioni sul procedimento penale nei confronti di Guido Crosetto. Infine discuterà la proposta di legge per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista. Come di consueto alle 15 è prevista la discussione delle interrogazioni a risposta immediata.

Quanto ai lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali esaminerà la pdl per la modifica del trattamento economico e previdenziale spettante ai membri del Parlamento. La Commissione Giustizia proseguirà il confronto sulla pdl relativa alle modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario, e sulla pdl di delega al Governo per la riforma della disciplina sanzionatoria in materia di reati contro il patrimonio culturale. La Commissione Esteri ascolterà i rappresentanti del Consiglio Nazionale delle Ricerche nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla strategia italiana per l’Artico.

La Commissione Bilancio proseguirà l’esame degli emendamenti alla cosiddetta “manovrina economica” ovvero sul decreto relativo alle disposizioni urgenti in materia finanziaria, alle iniziative a favore degli enti territoriali, agli ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e alle misure per lo sviluppo. Nella seduta di ieri, dopo i ricorsi, sono stati riammessi 133 emendamenti. Ieri è scaduto anche il termine per la segnalazione degli emendamenti da parte dei gruppi parlamentari; nel complesso i segnalati dovrebbero essere all’incirca 600 di cui 350 della maggioranza. La Commissione Finanze svolgerà diverse audizioni sulla pdl relativa all’istituzione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni. In sede riunita con la Attività Produttive esaminerà le risoluzioni sugli interventi per lo sviluppo di un sistema di comunicazione dei dati relativi alle utenze domestiche.

La Commissione Cultura proseguirà l’esame della pdl sui limiti al rinnovo dei mandati degli organi del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e delle Federazioni sportive nazionali. La Commissione Ambiente in sede riunita con la Attività produttive si confronterà sugli Atti europei relativi al “Nuovo slancio all’innovazione nel settore dell’energia pulita” e all’uso dell’energia da fonti rinnovabili. La Commissione Lavoro, in sede riunita con la Affari sociali, esaminerà gli Atti europei sull’istituzione di un pilastro europeo dei diritti sociali e sulla proposta della sua proclamazione interistituzionale. La Commissione Agricoltura proseguirà le audizioni sulla raccolta, la coltivazione e il commercio dei tartufi freschi o conservati, e ascolterà il Direttore dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e i rappresentanti del Sistema Informativo nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura (SIN) Spa sui profili applicativi connessi all’attuazione del cosiddetto Testo unico sul vino.

Finisce ancor prima di iniziare il cammino parlamentare dell‘Italicum bis. Il relatore Andrea Mazziotti prende atto del fatto che il suo testo base non avrà futuro e decide di ritirarlo, senza nemmeno metterlo ai voti. Si ripartirà dalla proposta del Partito Democratico, votata all’unanimità dall’Ufficio di presidenza, che prevede il 50% di maggioritario e il 50% di proporzionale, i collegi, le coalizioni per costruire i collegi maggioritari e il no alle preferenze. Secondo voci di corridoi Mazziotti sarebbe in dubbio se rimanere o no relatore, e molti tra i componenti della Commissione (nonostante M5S e FI chiedano che resti al suo posto) sono pronti a scommettere che non resisterà. In pole come nuovo relatore del provvedimento c’è Emanuele Fiano, capogruppo dem in Commissione.

Intanto Matteo Renzi ieri pomeriggio ha riunito la cabina di regia con il vicesegretario Martina e i capigruppo di Camera e Senato Rosato e Zanda per il fare il punto della situazione. Punto che non potrà non tenere in considerazione il No di Berlusconi sulla legge elettorale: “Siamo molto perplessi per l’unilaterale proposta del Partito democratico di un finto modello tedesco (il cosiddetto Verdinellum), che cela un inapplicabile maggioritario e che mortifica il doveroso rapporto che deve esserci tra i voti espressi dai cittadini e gli eletti”.

Intanto ieri la Commissione europea ha deciso che, per la prima volta, non indicherà nelle raccomandazioni economiche in arrivo la prossima settimana il nuovo target di aggiustamento dei conti 2018. La decisione è frutto di un compromesso, tra i Commissari che volevano rivedere le regole della ‘Matrice’ con cui si calcolano le richieste di aggiustamento e quelli che invece volevano lasciarle invariate per non rischiare di approfondire le divisioni in Europa La questione da affrontare era molto delicata: Italia, Francia, Spagna e Portogallo hanno inviato qualche settimana fa una lettera alla Commissione chiedendo di rivedere i criteri di valutazione dei conti, perché’ la ‘Matrice’, com’è ora, penalizza i Paesi più deboli invece di aiutarli a risolvere i problemi. Il compromesso è stato raggiunto dopo una lunga riunione del collegio dei Commissari: nessuna modifica della matrice per calcolare lo sforzo di bilancio che i Paesi devono realizzare per rispettare il Patto di Stabilità, ma riconoscimento delle circostanze difficili (bassi tassi di crescita e alta disoccupazione) che stanno attraversando alcuni Stati membri come l’Italia.

A cura di Nomos Centro Studi parlamentari

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