Oggi al Senato

Dopo che nella giornata di ieri sono state concesse le 5 fiducie sugli articoli 1, 2, 3, 4, e 6 ed è stato concluso l’esame degli articoli della nuova proposta di legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum 2.0, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per le dichiarazioni di voto e voto finale sul provvedimento.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul disegno di legge, già approvato dalla Camera, per l’abolizione dei vitalizi e sullo schema di decreto legislativo sul codice dell’amministrazione digitale. La Commissione Giustizia si confronterà sul disegno di legge relativo al reato di diffamazione. La Commissione Finanze proseguirà l’esame dello schema di decreto legislativo relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta.

Le Commissioni Industria esaminerà il ddl sulla tracciabilità dei prodotti, lo schema di decreto legislativo per il riordino e la semplificazione delle procedure di autorizzazione all’esportazione di prodotti e di tecnologie a duplice uso, e lo schema di decreto legislativo sulle procedure d’informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche. Riprenderà poi l’esame del ddl, già approvato dalla Camera, sul commercio equosolidale. La Commissione Lavoro, in sede riunita con l’Istruzione, esaminerà lo schema di decreto legislativo sul lavoro nel settore cinematografico e audiovisivo.

La Commissione Sanità proseguirà il confronto sul disegno di legge sul fine vita. La Commissione Territorio esaminerà il ddl sulla cartografia geologica d’Italia e la microzonazione sismica e, in sede riunita con l’Industria, il ddl, già approvato dalla Camera, relativo alla composizione dei prodotti cosmetici e alla disciplina del marchio italiano di qualità ecologica.

Oggi alla Camera

Dopo che nella giornata di ieri è stato approvato il cosiddetto ddl Lorenzin sulla sperimentazione clinica dei medicinali, l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, il riordino delle professioni sanitarie e della dirigenza sanitaria del Ministero della salute, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per proseguire l’esame della la proposta di legge sulle concessioni demaniali marittime, lacustri e fluviali a uso turistico-ricreativo. A seguire discuterà le mozioni per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, la proposta di legge sui domini collettivi e quella per la tutela della minoranza linguistica ladina.

Quanto ai lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionaliesaminerà la proposta di legge sul Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali e lo schema di decreto legislativo sul codice dell’amministrazione digitale. La Commissione Esteri, in sede riunita con la Attività produttive, esaminerà lo schema di decreto legislativo sulle procedure di autorizzazione all’esportazione di prodotti e di tecnologie a duplice uso e di applicazione delle sanzioni in materia di embarghi commerciali, nonché per ogni tipologia di operazione di esportazione di materiali proliferanti; successivamente ascolterà l’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono sugli accordi di cooperazione navale tra Italia e Francia.

La Commissione Finanze proseguirà il ciclo di audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto della tecnologia finanziaria sul settore finanziario, creditizio e assicurativo. La Commissione Cultura esaminerà il ddl, già approvato dal Senato, sulle disposizioni in materia di spettacolo e sulle deleghe al Governo per il riordino della materia. La Commissione Ambiente, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’emergenza idrica e sulle misure necessarie per affrontarla, ascolterà i rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome.

La Commissione Attività produttive ascolterà il Direttore generale del progetto ITER Bernard Bigot e il presidente dell’Assemblea generale di EUROfusion Jérôme Pamél sul “Contributo dell’UE al progetto ITER riformato”. La Affari sociali proseguirà il ciclo di audizioni sulla risoluzione per il riconoscimento e la cura della fibromialgia e il suo inserimento tra le malattie invalidanti, e si confronterà sulle proposte di legge sulla prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d’azzardo patologico. La Commissione Agricoltura svolgerà diverse audizioni sulla pdl per la coltivazione, la raccolta e la prima trasformazione delle piante officinali e in sede riunita con la Affari Sociali esaminerà lo schema di decreto legislativo relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.

Superate le fiducie sul Rosatellum

Dopo non poche polemiche l’insolita alleanza fra Partito Democratico, Forza Italia, Lega Nord e Alleanza Popolare è riuscita a superare il difficile scoglio delle cinque fiducie alla nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum 2.0. Alla fine non ci sono state sorprese dell’ultimo minuto e, nonostante la fortissima tensione fuori e dentro l’Aula, alle opposizioni non è riuscito il blitz. Alla fine il numero legale è sempre stato assicurato, ad eccezione della terza e quinta votazione, dove sono arrivati in soccorso alcuni dei 13 senatori verdiniani, un fatto importante in vista dell’arrivo della legge di bilancio. In sostanza con l’addio definitivo di Mdp la maggioranza non ha i numeri al Senato e il gruppo di Verdini tornerà ad essere determinate sia nelle Commissioni che in Aula.

Il Movimento 5 Stelle è sceso in piazza contro il Rosatellum

Migliaia di sostenitori e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle si sono radunati al Pantheon per protestare contro l’approvazione definitiva della legge elettorale. Ad arringare la folla e con la benda bianca sugli occhi Beppe Grillo, il candidato Premier Luigi di Maio e Alessandro Di Battista. La parola d’ordine dei 5 Stelle, in ogni caso, è andare avanti perché nonostante il cambiamento delle regole che non li favorisce c’è comunque un Paese da conquistare e la Regione Sicilia, chiamata al voto il prossimo 5 novembre, potrebbe rappresentare uno step fondamentale per lunga corsa del movimento di Grillo.

Il Pd contro l’aumento dell’età pensionabile

Il Partito Democratico scende in campo per stoppare lo scatto automatico dell’età pensionabile. A prendere posizione è stato il vicesegretario del partito Maurizio Martina, che ha chiesto, senza troppi giri di parole, un rinvio del passaggio a 67 anni dal 2019 e di rimettere così mano alle regole: secondo il Ministro dell’Agricoltura “non tutti i lavoratori hanno la stessa aspettativa di vita per le mansioni che fanno” e proprio per questo ha proposto un rinvio. A suo giudizio i tempi ci sarebbero, lo scatto d’età partirebbe solo dal primo gennaio del 2019. Tuttavia, stando alla legge, il provvedimento che certifica l’aumento a 67 anni va varato entro la fine dell’anno: la strada più diretta da prendere coincide con la manovra economica.

La mossa avrebbe profondamente irritato il Governo, che non più di due settimane fa per voce del premier Paolo Gentiloni e del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan aveva assicurato che sugli scatti dell’età sarebbe stata rispettata la legge Fornero, anche per non dare a Bruxelles l’impressione di voler venire meno agli impegni presi sul fronte previdenziale, che ha un impatto molto rilevante sui conti. Le prossime settimane ci diranno quanto spazio di manovra ha ancora il Governo: certamente la necessità di uno stop all’aumento dell’età pensionabile trova d’accordo tutti i partiti e le imminenti elezioni politiche di certo non giocano a favore dell’esecutivo guidato da Paolo Gentiloni.

 

A cura di Nomos Centro Studi parlamentari

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