Libri di testo: Anci, “Miur adegui contributo statale, non copre l’aumento dei prezzi”

Il costo dei libri di testo delle Scuole primarie per l’anno scolastico 2015/2016 è aumentato del 10% e adesso i Comuni “presentano il conto” al Ministero dell’Istruzione, chiedendo che il contributo statale venga adeguato. La richiesta è stata formulata il 22 settembre 2015 tramite una lettera inviata dal Presidente dell’Anci, Piero Fassino, al Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.

Allo stato attuale – si legge nel Comunicato dell’Associazione che riferisce dell’iniziativa – l’aumento è sostenuto “esclusivamente dai Comuni, dato che la competenza è assegnata ai Comuni ma è di pertinenza della Scuola statale’’.

Nella missiva si ricorda come i prezzi siano stati aumentati, non solo in conseguenza dell’adeguamento del tasso d’inflazione programmata per il 2014 e per il 2015, ma anche di un ulteriore 10%, a seguito della Pronuncia del Consiglio di Stato 16 luglio 2015.

Sebbene relativa a un contenzioso tra Miur, Mef e Aie – scrive il Presidente Fassino – le conseguenze economiche della Pronuncia ricadono esclusivamente sui Comuni, che devono sostenere interamente e con risorse proprie i costi di tali adeguamenti, pur non avendo alcuna responsabilità rispetto al contenzioso determinatosi negli anni’’. Il problema non è circoscritto all’anno scolastico appena iniziato ma, come denunciato da Fassino, ‘‘risale al 1985 l’ultimo trasferimento dello Stato ai Comuni per l’esercizio di tale competenza a seguito di quanto previsto nel Dpr. n. 616/77. Sono ormai trascorsi trent’anni e nessuna risorsa in più è stata riconosciuta in favore dei Comuni per tale finalità, mentre il prezzo dei libri non ha mai smesso di aumentare’’.

Alla luce di questa considerazione, l’Anci ha pertanto richiesto “un adeguamento, che oltre alla maggiorazione del costo dei libri preveda anche un contributo straordinario che copra i maggiori oneri che gli Enti Locali hanno dovuto sostenere a seguito della condanna subita dal Miur e dal Mef’’.